Cresce la voglia di benessere È corsa agli integratori alimentari
Il ministero ha pubblicato un decalogo per assumerli in maniera corretta. Ideati per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni, non hanno alcuna finalità di cura
26 giugno 2020 | 11:37
Il Ministero della Salute ha pubblicato un Decalogo per un corretto uso degli integratori alimentari, sottolineando come la richiesta di benessere da parte dei consumatori stia favorendo un uso crescente degli integratori alimentari, che riguarda circa la metà della popolazione italiana. Nel Decalogo il Ministero specifica come gli integratori non abbiano “una finalità di cura”, che resta “prerogativa esclusiva dei farmaci” e fornisce indicazioni utili per un impiego sicuro degli integratori.
Il Ministero ricorda innanzitutto che in genere una dieta varia ed equilibrata fornisce all’organismo tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno; l’uso di un integratore alimentare deve pertanto avvenire in questo contesto e non deve essere inteso come uno strumento per “compensare gli effetti negativi di comportamenti scorretti” nell’ambito di uno stile di vita che dovrebbe essere sano e attivo. Affinché l’impiego di integratori sia sicuro e adatto alle specifiche esigenze di ciascuno, è fondamentale conoscerne funzioni e valenza degli effetti. Di questo si è parlato in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riportiamo di seguito.
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Che cosa sono gli integratori alimentari?
Spiega Francesca Puggioni, capo sezione e Referente Clinico Immuno Center di Humanitas: «Gli integratori alimentari sono alimenti contenuti in compresse, fiale e simili. Si caratterizzano come fonti concentrate di nutrienti che non hanno una finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni, per normalizzare queste funzioni o ridurre i fattori di rischio di una malattia».
I consigli del Ministero
«Prima di assumere un integratore – continua la dottoressa Puggioni – è fondamentale consultare il proprio medico per controllare che gli effetti indicati corrispondano alle proprie esigenze e che non ci siano controindicazioni; leggere per intero l’etichetta, seguire scrupolosamente le dosi indicate dal medico e dall’azienda produttrice e controllare tutti gli ingredienti presenti, anche in considerazione di eventuali allergie o intolleranze». Il Ministero sottolinea anche che naturale non significa sicuro: «un prodotto non è sicuro solo perché è naturale ma anzi, proprio per il suo profilo di attività fisiologica, potrebbe determinare effetti inattesi e indesiderati in determinate condizioni».
Il rischio di reazioni avverse in ambito allergologico
«L’assunzione immotivata e incontrollata di integratori alimentari può essere responsabile di diverse reazioni avverse, come avviene per esempio in ambito allergologico - avverte la dottoressa Puggioni - Ricordiamo che anche pochi microgrammi di una sostanza a cui siamo allergici può scatenare reazioni gravi. È fondamentale, quindi, considerare gli integratori come consideriamo i farmaci: possono avere benefici ma anche effetti collaterali e il loro utilizzo va sempre condiviso con il proprio medico. L’autoprescrizione è sempre potenzialmente dannosa e rischiosa».
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Gli integratori alimentari non devono essere utilizzati come cura
Il Ministero ricorda innanzitutto che in genere una dieta varia ed equilibrata fornisce all’organismo tutte le sostanze nutritive di cui ha bisogno; l’uso di un integratore alimentare deve pertanto avvenire in questo contesto e non deve essere inteso come uno strumento per “compensare gli effetti negativi di comportamenti scorretti” nell’ambito di uno stile di vita che dovrebbe essere sano e attivo. Affinché l’impiego di integratori sia sicuro e adatto alle specifiche esigenze di ciascuno, è fondamentale conoscerne funzioni e valenza degli effetti. Di questo si è parlato in un articolo apparso su Humanitasalute, che vi riportiamo di seguito.
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Che cosa sono gli integratori alimentari?
Spiega Francesca Puggioni, capo sezione e Referente Clinico Immuno Center di Humanitas: «Gli integratori alimentari sono alimenti contenuti in compresse, fiale e simili. Si caratterizzano come fonti concentrate di nutrienti che non hanno una finalità di cura, prerogativa esclusiva dei farmaci, perché sono ideati e proposti per favorire nell’organismo il regolare svolgimento di specifiche funzioni, per normalizzare queste funzioni o ridurre i fattori di rischio di una malattia».
I consigli del Ministero
«Prima di assumere un integratore – continua la dottoressa Puggioni – è fondamentale consultare il proprio medico per controllare che gli effetti indicati corrispondano alle proprie esigenze e che non ci siano controindicazioni; leggere per intero l’etichetta, seguire scrupolosamente le dosi indicate dal medico e dall’azienda produttrice e controllare tutti gli ingredienti presenti, anche in considerazione di eventuali allergie o intolleranze». Il Ministero sottolinea anche che naturale non significa sicuro: «un prodotto non è sicuro solo perché è naturale ma anzi, proprio per il suo profilo di attività fisiologica, potrebbe determinare effetti inattesi e indesiderati in determinate condizioni».
Il rischio di reazioni avverse in ambito allergologico
«L’assunzione immotivata e incontrollata di integratori alimentari può essere responsabile di diverse reazioni avverse, come avviene per esempio in ambito allergologico - avverte la dottoressa Puggioni - Ricordiamo che anche pochi microgrammi di una sostanza a cui siamo allergici può scatenare reazioni gravi. È fondamentale, quindi, considerare gli integratori come consideriamo i farmaci: possono avere benefici ma anche effetti collaterali e il loro utilizzo va sempre condiviso con il proprio medico. L’autoprescrizione è sempre potenzialmente dannosa e rischiosa».
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