Cosa mangiare a febbraio? Lo svela la medicina tradizionale cinese

Il filosofo taoista Marco Montagnani spiega che da febbraio ci avviciniamo all'arrivo dell'elemento legno utile per tonificare reni e fegato: dalle zucche ai cavoli è il momento di sfruttare l’orto di stagione

04 febbraio 2022 | 07:30

ICapodanno cinese ci ha introdotto nell’anno della tigre e con l’arrivo di febbraio ci avviciniamo, secondo la medicina tradizionale cinese, all'elemento legno utile per tonificare reni e fegato: dalle zucche ai cavoli è il momento di sfruttare l’orto di stagione. Secondo la medicina tradizionale cinese l’alimentazione è, infatti, la base per sostenere il corpo e la mente, ci sono tuttavia degli accorgimenti da tenere in considerazione. Ogni alimento (in stagione) ha un diverso potenziale energetico che grazie all’equilibrio tra i prodotti può contribuire al benessere psico-fisico. Lo spiega, consigliandoci anche ricette ad hoc, il filosofo taoista Marco Montagnani.


Mangiare ascoltando la natura

Mangiare ascoltando la natura. Questa è la base dell’alimentazione secondo la medicina tradizionale cinese. Ogni stagione ha, infatti, i propri colori caratteristici, che vediamo riflessi anche negli alimenti di origine naturale raccolti durante ognuna di esse. Così l’organismo può essere aiutato dalla dieta che proponiamo al nostro corpo. «Nella dietetica cinese, chiamata anche alimentazione energetica, non teniamo di conto dei principi nutritivi classici (proteine, grassi, carboidrati ecc…) ma teniamo invece di conto dell’energia del cibo, del sapore e della natura – spiega il filosofo taoista, esperto di medicina tradizionale cinese, Marco Montagnani - Il jing (l’essenza vitale) dell’alimento è paragonabile a quello dell’essere umano ed è in grado di determinare la qualità dell’alimento stesso ed è anche la forza cosmica  che ha il compito di far sviluppare e crescere l’alimento, infatti è maggiore al momento della nascita».


Il sapore corrisponde a un organo e può sostenerlo

I sapori degli alimenti si dividono in cinque tipologie, ognuna delle quali possiede una specifica funzione energetica e un rispettivo organo destinatario, che ne riceve effetti sia positivi che negativi. Salato (rene), piccante (polmone), dolce (milza), amaro (cuore), acido (fegato). Ogni tipologia di sapore, se utilizzata in maniera equilibrata, va a tonificare l’organo associato, se usato in eccesso o in difetto può invece danneggiarlo. Quando invece sentiamo parlare di natura degli alimenti, si intende quel potenziale energetico contenuto al suo interno, in grado di agire sull’energia di un individuo.


Ad ogni alimento la sua natura

Esistono poi le nature degli alimenti: natura fredda, fresca, neutra, tiepida e calda. La natura dell’alimento viene stabilita nella sua situazione originale cioè da crudo. Anche in questo caso ogni natura diversa agisce sul corpo dall’interno, facendo salire, scendere, andare verso l’esterno oppure verso l’interno il qi (energia). Approfondendo tutte queste informazioni si può arrivare ad un’alimentazione equilibrata e adatta alle proprie problematiche personali. Queste informazioni sono anche riportate sul volume “La Medicina Energetica” Noi Edizioni, scritto dallo stesso Montagnani.

 


Dall’elemento acqua al legno, rene e fegato al centro del benessere

La dietetica cinese segue anche il flusso dei cinque elementi (fuoco, terra, metallo, acqua e legno). In questo periodo sta arrivando l’elemento legno. Perciò è il momento di tonificare la madre (il rene) per rinforzare il figlio (fegato) che si risveglierà nella primavera. Tra i cibi consigliati dunque tutte le tipologie di zucca, ricche di antiossidanti e vitamine che potenziano il sistema immunitario. I fagioli di tutte le tipologie (per tonificare il rene) poi finocchi e sedano dalle proprietà depurative e tutti i tipi di brassicacee (cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza, cavolo nero, cavolini di bruxelles, broccoli, cime di rapa) dalle proprietà antitumorali. Aglio, cipolla e porro ricchi di quercetina, sostanza antinfiammatoria e antiossidante e infine semi ricchi di grassi “buoni”, minerali e vitamine, fibre e omega-3 (per tonificare il rene) e zenzero, antinfiammatorio e antiossidante.

 


Cucina e medicina secondo un filosofo taoista


Marco Montagnani è un filosofo taoista, esperto in medicina tradizionale cinese e dietetica cinese. Si descrive come un semplice viandante in perenne cammino sul sentiero della vita. Autore de Il Cibo della Saggezza, (Mondadori, 2020) e de La Medicina Energetica (Cea, 2005), tiene corsi e seminari di crescita personale interiore basati sulla filosofia orientale nel Tempio delle Sei Armonie all’interno dell’Agriturismo Nuova Era, nel cuore delle foreste casentinesi (in provincia di Arezzo). L’intento di Marco è quello di rendere le persone più consapevoli e migliorare la loro qualità della vita.

 

Ecco alcune ricette per febbraio


Zuppa di fagioli cannellini e finocchi con semi di lino: 800 g di fagioli lessati, 3 finocchi tagliati a fettine, 1 cipolla tritata, olio evo. Sobbollire tutto per 20 minuti, condire con un filo di olio, sale e semi di lino al naturale).

 


Involtini di cavolo verza, con zucca, patate, porro e semi di sesamo al naturale: cuocere al vapore 1 patata e 180 g di polpa di zucca, schiacciare e condire con olio e sale – tritare un porro e soffriggere con olio evo e sale – unire alla crema di zucca e patate, aggiungendo due cucchiai di pangrattato – sbollentare per ¾ minuti 6 foglie di cavolo verza, asciugarle e posizionare al centro un cucchiaio abbondante di ripieno, formare degli involtini e chiudere con un nastro sottile ottenuto da una foglia di un porro – infornare per 15 min a 180° con un filo d’olio – una volta pronti spolverare con semi di sesamo non tostati).


Vellutata di cavolfiore e porro con semi di zucca non tostati: pulire e tagliare un cavolfiore - lavare, sbucciare e tagliare 2 patate – lavare e tagliare un  porro a rondelle – preparare 400 ml di brodo vegetale – in una pentola, mettere il cavolo, le patate e i porri, coprire con il brodo, regolare di sale e cuocere per 30 min. – con il frullatore a immersione creare una crema morbida – condire con un filo d’olio, semi di zucca e una spolverata di zenzero)
Estratto di sedano: pulire bene il sedano, togliere le foglie e tagliare a pezzi e inserirlo all’interno di un estrattore.


Tisana allo zenzero: da utilizzare in caso di raffreddamento, è importante farla entro la sera del giorno in cui si è preso freddo, per espellerlo fuori dal corpo, il giorno successivo il freddo si sarà già trasformato in calore e lo zenzero non andrà più bene. Portare ad ebollizione l’acqua, aggiungere un pezzo di radice di zenzero precedente pulito oppure grattugiarlo all’interno dell’acqua, sobbollire per 10 minuti, dolcificare a piacere con miele.

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Alberto Lupini


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