Sommelier d’Italia Aspi incorona Mattia Cianca
È lui il migliore per l’Associazione della Sommellerie Professionale. Ieri l’incoronazione al termine della più importante competizione nazionale del settore . Al siciliano Salvatore Castano, sommelier all’Annabel's di Londra, il “Premio per la valorizzazione della birra a tavola”
15 ottobre 2019 | 11:47
di Emanuela T. Cavalca
Mattia Cianca
Mattia Antonio Cianca è nato a Roma, ma ha vissuto in Australia, dove ha approfondito gli studi, iniziato la carriera di Sommelier e conquistato il titolo di Best Sommelier of Australia nel 2017. Rientrato in Italia all’inizio di quest’anno, attualmente è Sommelier presso Alexander Il Gusto Antico di Cortina d’Ampezzo.
Salvatore Castano, Mattia Cianca e Michele Fazari
«Mi congratulo con Mattia Antonio Cianca, che ha saputo dimostrare grandi capacità e conoscenze, ma anche quelle qualità personali che caratterizzano solo i migliori professionisti - commenta Giuseppe Vaccarini, presidente di ASPI. I nostri complimenti vanno anche agli altri sei candidati di questa edizione del Concorso, tutti sommelier di grande talento e competenza, che ben rappresentano l’alto livello raggiunto dalla sommellerie professionale italiana». Nell'occasione, è stato assegnato a Salvatore Castano il “Premio Fondazione Birra Moretti per la valorizzazione della birra a tavola”, per aver mostrato la conoscenza più approfondita della birra e la capacità di servirla e abbinarla al meglio, al sommelier Salvatore Castano. Un ringraziamento speciale da ASPI, infine, è dedicato alle eccellenze del beverage, della ristorazione e dell’ospitalità, che in qualità di partner collaborano alle numerose iniziative dell’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana in Italia e all’estero: Campari Group, Euro-Toques, Fondazione Birra Moretti, Fresh, Le Soste, Nespresso, Champagne J.H. Quenardel, Rastal, Relais & Châteaux, S. Pellegrino e Acqua Panna e Tenuta Mara.
La grande finale è stata preceduta domenica sera da una cena di gala che si è tenuta presso il nuovo ristorante Viva (Eataly Smeraldo, Milano) della chef stellata Viviana Varese. Il motivo? È stata siglata una partnership tra l’Associazione della Sommellerie Professionale Italiana e VIVA, il ristorante da poco inaugurato a Milano: «Sono sempre stata persuasa dell’importanza di una “cucina plurale”, in cui potessero confluire storie diverse, di persone, di chef - ha dichiarato la chef Viviana Varese - È per questo che nasce VIVA: per rispondere ad un’unica passione e dare voce alle storie che il cibo, meglio di molto altro, sa e può raccontare».
Viviana Varese con i vertici Aspi
Dunque, alta cucina e alta sommellerie unite nel nome della professionalità. Durante la serata è stata annunciata un calendario internazionale: il 27 ottobre inizieranno una serie di cene “INCredible VIVA” per raccontare 8 storie di cibo dal mondo nei piatti di altrettanti grandi chef internazionali, abbinati ai vini selezionati dal presidente ASPI Giuseppe Vaccarini. Un viaggio in 8 tappe per raccontare, con cene spettacolari e in un clima conviviale, 8 storie di cibo da tutto il pianeta. Non occorrerà dunque prendere un aereo, per assaggiare cucine speciali, basterà prenotarsi: ecco il calendario.
- Tim Butler: 27 ottobre 2019 - Cucina Thailandese
- Adeline Grattard: 24 novembre 2019 - Cucina franco-cinese
- Iñaki Aizpitarte: 26 gennaio 2020 - Cucina francese
- Amanda Cohen: 23 febbraio 2020 - Cucina vegetariana
- Leonor Espinosa: 7 giugno 2020 - Cucina colombiana
- Pía Léon - Cucina peruviana (data da definire)
- Mauro Colagreco - n°1 al mondo secondo World’s 50 Best 2019 (data da definire)
© Riproduzione riservata
• Leggi CHECK-IN: Ristoranti, Hotel e Viaggi
• Iscriviti alle newsletter settimanali via mail |
• Abbonati alla rivista cartacea Italia a Tavola |
• Iscriviti alla newsletter su WhatsApp |
• Ricevi le principali news su Telegram |
“Italia a Tavola è da sempre in prima linea per garantire un’informazione libera e aggiornamenti puntuali sul mondo dell’enogastronomia e del turismo, promuovendo la conoscenza di tutti i suoi protagonisti attraverso l’utilizzo dei diversi media disponibili”
Alberto Lupini