Malattie professionali e “patente” Le priorità di Rocco Pozzulo per la Fic

19 giugno 2017 | 16:53
di Gabriele Ancona
Un Cibo Nostrum di grande soddisfazione per la Federazione italiana cuochi, che ha organizzato la manifestazione siciliana giunta quest’anno alla 6ª edizione. Un evento di rilievo anche sotto il profilo della solidarietà, il cui ricavato viene devoluto per finanziare la ricerca sul morbo di Parkinson. Ma ora è il momento di concentrarsi su altri obiettivi, centrali nelle strategie di sviluppo della Federazione presieduta da Rocco Pozzulo.



«Sono sul tavolo delle priorità due tematiche fondamentali - spiega il presidente Fic - la certificazione delle competenze del cuoco e il riconoscimento e la prevenzione delle malattie professionali». Avere almeno un cuoco certificato dallo Stato in ogni cucina significa anche goder di una ulteriore garanzia, per tutti, di sicurezza alimentare. «Una sicurezza - interviene Pozzulo - sia per gli operatori sia per la clientela. Se dalla cucina escono sempre prodotti che seguono una filiera controllata, il rischio intossicazioni, con tutto quello che ne consegue, viene abbattuto drasticamente. Ispirandoci a queste motivazioni, nel 2015 abbiamo redatto un documento che ci auguriamo di vedere in un paio d’anni trasformato in realtà».

Oltre al cuoco con la “patente”, a Rocco Pozzulo  sta molto a cuore la problematica relativa alla malattie professionali, che vanno a toccare l’apparato vascolare (problemi di circolazione e pressione dovuti allo stress), come quello neuroscheletrico. Si pensi ai dolori alle articolazioni o alle infiammazioni dovuti a una postura non corretta o alla disposizione delle attrezzature in cucina non pensata in modo ergonomico. «Se lo Stato riconoscesse questa professione e le sue malattie connesse - continua Pozzulo - i cuochi potrebbero guadagnare qualche sconto sull’età pensionabile. Ma si può impugnare la situazione anche a livello preventivo. I disturbi posturali, purtroppo, colpiscono indistintamente, comprese le nuove leve della professione. Stiamo quindi organizzando delle giornate di informazione e formazione per spiegare che pochi movimenti mirati di allungamento e una costante, anche blanda, attività sportiva possono fare letteralmente miracoli».



Rocco Pozzulo si impegna con determinazione per la sua Federazione e sta lavorando sodo sul territorio per ampliare il numero degli associati, oggi a quota 16mila. La recente iscrizione di Massimo Bottura potrebbe fungere inoltre da volano. «Ogni cuoco - commenta Pozzulo - è fondamentale per la Fic. A maggior ragione quelli a cui si rivolge la stragrande maggioranza della popolazione. Penso alle mense in particolare, frequentate da tutti, anche dai nostri figli. La Federazione italiana cuochi può essere un punto di riferimento importante per tutti gli operatori della ristorazione».

Per informazioni: www.fic.it

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