Alimentazione, sviluppo sostenibile, equilibrio tra risorse naturali e produzione, sicurezza alimentare, tutele delle biodiversità e soprattutto a lotta contro la contraffazione alimentare, soprattutto in vista di
Expo 2015. Questi i principali temi affrontati in occasione del convegno “Tutela delle biodiversità e falso alimentare per Nutrire il Pianeta verso Expo 2015”, che si è svolto lo scorso 21 aprile nella Sala Cavour del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali.
Il dibattito è stato moderato da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, e vi hanno preso parte
Rocco Pozzulo (
nella prima foto in basso a destra),
neo presidente della Federazione italiana cuochi; Salvatore Bruno, segretario generale
Federazione italiana cuochi;
Alessandro Circiello (
nella foto in basso a sinistra), presidente FederCuochi Lazio,
Alfonso Pecoraro Scanio (
nell'ultima foto in basso a destra), ex ministro dell'Agricoltura e presidente della Fondazione Univerde,
Amedeo De Franceschi, dirigente della Divisione di sicurezza agroalimentare del Corpo forestale dello Stato. I cuochi italiani paladini della biodiversità e in prima linea contro il falso made in Italy alimentare, un fenomeno particolarmente diffuso all'estero. Parte da queste due premesse la partecipazione della Federazione italiana cuochi all' Expo di Milano.
«La nostra associazione, che conta 15mila associati - ha esordito il neo presidente Rocco Pozzulo - ed è quindi molto ramificata sul territorio, si farà portavoce di questi temi. I cuochi infatti in occasione di Expo intendono valorizzare le produzioni tipiche italiane: è il nostro Dna e siamo dichiaratamente contro il falso made in Italy agroalimentare. La nostra associazione di categoria inoltre informa e forma gli chef all'estero in modo che possano acquistare sempre i migliori prodotti italiani».
Anche Alessandro Circiello, noto volto tv e presidente della Federazione italiana cuochi del Lazio, ha sostenuto con forza la “mission” per l'Expo. «Abbiamo diverse collaborazioni con Confagricoltura - ha dichiarato Circiello - per rappresentare tutte le regioni italiane nelle tavole italiane per cercare di far capire al grande pubblico le biodiversità e, dunque, le varietà della cucina italiana che è fatta di cucina del territorio, a differenza ad esempio, della cucina francese basata di più sulla tecnica. La nostra cucina è fondata sui grandi ingredienti e sulle materie prime, che grazie al microclima, unico al mondo, dalle zone di mare a quelle di montagna, non sono replicabili in nessuna altra parte del mondo».
«Noi italiani - ha detto Pecoraro Scanio - abbiamo la testa in Europa e i piedi in Africa e abbiamo la più grande biodiversità d'Europa, dalla stella alpina al cappero di Pantelleria. Le comunità italiane si identificano nel cibo e questa è una grandissima ricchezza, dunque il fatto che la Federazione dei cuochi abbia promosso un convegno sulla biodiversità è un fatto significativo».
Amedeo De Franceschi ha insistito sull'importanza di difendere il diritto della proprietà intellettuale del cibo a proposito della lotta alla contraffazione, che proprio il Cfs (Corpo forestale dello stato) conduce con attività di controllo molto capillare. «Sappiamo di essere i più bravi nell'attività di contrasto internazionale - ha evidenziato De Franceschi - ma a livello europeo solo le Dop e le Igp sono normate a livello europeo».