Il coperto al ristorante Una spesa davvero necessaria?

Tovaglioli di carta, bicchieri di poco valore, pane e grissini non richiesti o nemmeno serviti. Il coperto è una spesa spesso incomprensibile, il ristoratore dovrebbe garantire trasparenza

19 aprile 2019 | 10:02
di Ezio Indiani
Ultimamente sono stato in alcune pizzerie e ristoranti in cui si addebitavano 3-5 euro per il coperto. So benissimo che purtroppo questa è una voce di addebito usata da molti ristoratori, ma so anche che molti turisti, e non solo, la considerano un fardello inutile, anacronistico e un po’ ingiusto.



In alcune pizzerie non si capisce perché si debba pagare il coperto, non ti portano né pane né grissini, ti fanno sedere al tavolo a volte senza tovaglia, ti danno un tovagliolo di carta ed un paio di posate d’acciaio di scarsa qualità. L’addebito del coperto sarebbe per il tovagliolo di carta? Per il lavaggio di un piatto ed un bicchiere di scarso valore? Perché ti lasciano usare la seggiola? Io personalmente non sono ancora riuscito a capirlo.

Anche in ristoranti con tovaglia e tovagliolo di stoffa non si riesce a capire perché si debba pagare il coperto; al limite specificare che il coperto copre le spese di uso e lavaggio di piatti e bicchieri. Se l’addebito del coperto è dovuto al pane che ti portano, dovrebbero prima chiederti se lo desideri, così come avviene per ogni altra portata. Stessa cosa si dica per qualche stuzzichino che il cameriere porta in tavola senza che venga richiesto, per poi trovarselo nel conto.

Per pura trasparenza, insieme alla voce "coperto" bisognerebbe specificare cosa esso comprende ed eventualmente lasciare al cliente la scelta: prenderlo oppure no. Sarebbe un po’ difficile spiegare al cliente che il coperto comprende praticamente nulla.

Il coperto potrebbe avere una sua ragione in ambienti dove c'è un intrattenimento musicale o spettacoli di altro genere: in questo caso potrebbe essere interpretato come addebito per l’intrattenimento.

Nella stragrande maggioranza dei casi l’addebito del coperto dovrebbe essere incorporato nei prezzi dei piatti proposti. Questo permetterebbe al ristoratore di mantenere la sua profittabilità e al cliente di pagare per quello che prende e non per cose inesistenti o comunque anacronistiche. Dobbiamo essere più trasparenti con i nostri clienti, sia abituali che di passaggio. Togliendo il coperto e ridistribuendo il valore di questo sui vari piatti in menu ne guadagnerebbe tutta la categoria di ristoratori e i clienti si sentirebbero più protetti.

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Alberto Lupini


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