Chianti classico: il nuovo ambasciatore parla coreano
È Jung Yong Cho, giornalista coreano del Sud. Dal 2006 è l’unico coreano a non aver mai saltato un’edizione della Chianti Classico Collection
Jung Yong Cho, giornalista coreano (del Sud), è il nuovo Ambasciatore ad honorem del Chianti Classico. La nomina è avvenuta lunedì 21 marzo, nell’ambito della Chianti Classico Collection alla Stazione Leopolda a Firenze. Dal 2006 è l’unico giornalista coreano che non ha mai saltato un’edizione della Chianti Classico Collection, eccetto quella del 2021, dove purtroppo è stata la pandemia a trattenerlo a casa. Quest’anno ha deciso di sfidare anche il Coronavirus aderendo all’evento nonostante il suo Paese richieda numerosi giorni di quarantena al suo rientro. Oltre alla partecipazione alla Chianti Classico Collection, nel corso di questi quindici anni ha organizzato quattro incoming in Chianti per sommelier e clienti privati coreani, ha scritto numerosi articoli e pubblicazioni sui vini del Gallo Nero e tenuto varie conferenze e seminari sulla denominazione.
In Corea tutti pazzi per il Chianti Classico
Una popolazione di poco inferiore a quella italiana (circa 52 milioni di abitanti) e un’economia in forte ripresa nonostante i mesi di pandemia, la Corea del Sud rappresenta uno sbocco commerciale molto interessante ed ambito per i vini del Gallo Nero. Infatti nell'ultimo biennio il Chianti Classico ha sperimentato un vero e proprio boom di vendite in Corea del Sud: nel 2021, le importazioni dei vini sono infatti raddoppiate rispetto all’anno precedente, e addirittura quadruplicate rispetto al 2019. La Corea del Sud si è così posizionata fra i primi 10 mercati della denominazione Chianti Classico.
Jung Yong Cho: «Ecco perché amo il Chianti classico»
«Ci sono tre ragioni particolari per cui amo il Chianti Classico - ha spiegato Cho - La prima città italiana che ho visitato nella mia vita è Firenze. Il Chianti Classico ha oltre 300 anni di storia. È una delle denominazioni più antiche e prestigiose del mondo e per questo la ritengo così speciale. Naturalmente mi sono piaciuti da subito i suoi vini e lo stile del Sangiovese e non ultimo, adoro il Gallo Nero, il simbolo della denominazione. I “galli” sono animali molto amati dai coreani, fin dalla prima infanzia. C’è anche una famosa favola intitolata “il gallo più potente”, che narra appunto di un gallo che protegge tutti gli altri animali del suo villaggio». E proprio il colorato libro di favole di questo gallo che Cho ha donato al presidente del Consorzio Giovanni Manetti.
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Alberto Lupini