El Pecà, dove la cucina di pesce incontra le novità della mixology

Buon cibo e storie da condividere e ascoltare, per tornare ai fasti di un'ospitalità che oggi sembra perduta, senza chiudere la porta alle novità della mixology o alle nuove filosofie di cottura

06 giugno 2019 | 09:49
La filosofia di El Pecà (dal milanese, “il peccato”), nuovo ristorante aperto da poco a Milano in zona Porta Romana (via Orti 7), è tutto qui. La cucina è specializzata nel pesce che il patron Filippo Cadeo, figlio del presentatore Cesare, recentemente scomparso, reperisce ogni giorno al mercato.

L'interno del ristorante El Pecà

Già protagonista delle aperture del format That's Vapore, Filippo ha deciso di mettersi in proprio coinvolgendo il giovane giornalista e beverage expert Carlo Carnevale, chiamando dalle cucine di Carlo Cracco lo chef Romeo Poltronieri: al bancone il sorriso caraibico del barman Gabriel Garcia. Con i suoi 60 metri quadrati per 30 coperti, El Pecà raccoglie, coccola e racconta, in un’atmosfera a tratti retrò dove si respirano brezza marina e aneddoti di vita.

Il pesce è dunque protagonista di una cucina creativa e mediterranea, dove la materia prima è selezionata direttamente dal patron. Tra i signature di Romeo Poltronieri, da provare lo Gnocchetto di patata viola con pesto morbido e gambero del Mediterraneo, o la Milanese di tonno con maionese alla bottarga. Il peccato, in senso stretto, rimane un ricordo a cui pensare con sorriso sornione, grazie al Risotto Tabù con pistilli di zafferano, gambero di Mazara e liquirizia.

Il risotto proposto dalla carta del ristorante

La cantina si imposta su bianchi di qualità di piccoli produttori (principalmente Pigato, Vermentino, Fiano), strizzando l’occhio a nuovi arrivi che sposino il concetto di storytelling del locale. A-mano, ad esempio, un blend di Greco e Fiano direttamente dalla Puglia, che parla di una storia d’amore intercontinentale. Bollicine di classe e rossi di carattere (Pinot Nero, Amarone) completano la gamma.

Al bancone il barman Gabriel Garcia trasmette il calore dominicano delle sue terre, e interpreta una drink list firmata da alcuni dei migliori bartender della città e non solo. I cocktail sono un viaggio, totale o frazionato in voli autonomi, attraverso le città che più di tutte riscoprono il peccato come lo intendono Filippo e Carlo: contrasto, contenuto, passione e perché no, sofferenza romantica. Un giro a Napoli per “L’Americano Napoletano” di Patrizia Bevilacqua (Brand Event Manager Cortese), poi Los Angelese per il “Sunset Boulevard” di Marco Riccetti dell'Inside di Torino. E ancora Asia con Lorenzo Fallovo dal Doping Club Milano, Messico con Marianna Di Leo e Francesco Bonazzi del MaG Cafè di Milano.

Per informazioni: www.elpeca.it

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Alberto Lupini


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