Ad Asiago lo Chalet Europa, nuova apertura della famiglia Mosele

Il locale in contrada Buscar ha vista panoramica sull'Altopiano. L'ultimo nato della famiglia punta sulla proposta gastronomica e sulla natura. In cucina Riccardo Martini, in sala il sommerlier Riccardo Agricola

04 marzo 2023 | 11:20
di Giulia Marruccelli

Una cosa è certa: ad Asiago non ci si annoia mai, soprattutto  dal punto di vista enogastronomico! Scrigno di dichiarate bontà come il formaggio Asiago (uno dei più richiesti e imitati al mondo) la prestigiosa patata di Rotzo e il croccante sedano di Rubbio, in verità Asiago è una continua rivelazione di talenti che si dedicano a trasformare i prodotti del territorio in piatti sopraffini: ne sanno qualcosa gli chef pluripremiati Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana e Alessio Longhini, fino a pochi mesi fa presenza stellata al ristorante Stube di Asiago ora guidato da Fabio Falsetti.

Hotel Europa e il saper fare ristorazione

Ed è proprio con la famiglia Mosele che vogliamo iniziare, Marc'Antonio e Vito titolari dell'Hotel Europa, e della loro capacità nel saper fare ristorazione e proporsi in continue ricerche verso una cucina aperta e capace di sostenere il cambiamento dei tempi; ma sempre coi piedi per terra.


Da Osteria da “carne secca e gotto de vin” in 40 anni ne ha fatta di strada culinaria: attualmente la ricca offerta dall'Hotel di famiglia propone l'Osteria Europa caratterizzata dalla semplicità e genuinità dei piatti della tradizione dei 7 Comuni dell’Altopiano; accanto il Sant’ Hubertus con i suoi menu di stampo classico e ricercato; segue la Stube Gourmet, fine dining fiore all’occhiello della famiglia Mosele, con la sua proposta innovativa e coraggiosa. Infine, ultimo nato, è lo Chalet Europa - Nature & Relax, immerso in un luogo suggestivo alle porte di Asiago.

Chalet Europa - Nature & Relax

Aperto da pochi mesi, lo Chalet Europa è strategicamente posizionato tra i boschi di Asiago, a due passi dal centro, in contrada Büscar. Immersi e abbracciati dalla natura tra il silenzio della valle e il frusciare degli alberi, lo chalet è stato ricavato dai ruderi di un antico pastorile che oggi restituisce un ambiente completamente ristrutturato e curato in termini di design e nella proposta gastronomica.
Connotato in corrispondenza di sentieri che conducono anche a testimonianze della Grande Guerra come il restaurato Forte interrotto, il panorama che si ammira dalla lignea terrazza spalanca cuore e menti all’immensa vastità dell’Altopiano. E lascia a bocca aperta!

La cucina di Riccardo Martini…

Il caso ha voluto che il giovane cuoco Riccardo Martini (27 anni) e il sommerlier Riccardo Agricola si sono conosciuti durante un corso di sommelier e insieme si sono proposti per condurre brigata di cucina e sala.


Martini, dopo l’alberghiero di Asiago, ha voluto giocare in casa tra le cucine dell’Altopiano come ad esempio la Casa Rossa (prima dell’arrivo di Dal Degan); lui ama far parlare l’essenzialità in cucina e lo fa,ad esempio, quando va alla ricerca di “cibo spontaneo” di montagna - il cosiddetto  foraging, ma noi lo  chiamiamo con il nostro antico termine alimurgia, meno cool ma più avvincente -  attingendo naturali elementi autoctoni: ecco quindi i germogli di abete a completare la tartare battuta a coltello, la verbena di montagna che, emulsionata, dà una precisa connotazione montana al vitello marinato, o ancora le fragoline di bosco che si evolvono in un vivido e speziato “rub” in accordo con le note selvatiche del filetto di cervo.


Ma anche coi primi piatti Riccardo Martini non scherza. Uno su tutti i ravioli al cacao ripieni di tenerissimo cappone con il suo consommé e cardoncelli affumicati. L’essenzialità, appunto, dicevamo. Solo questo piatto vale il viaggio!

 

… e i vini di Riccardo Agricola (e Igor Tessari)

Co-protagonisti nel menu sono i vini scelti da Igor Tessari, classe 1986, restaurant manager della Stube Gourmet e figura storica di riferimento della famiglia Mosele, che ha affiancato il sommelier Riccardo Agricola (architetto che ha fatto della sua intensa passione per i vini il suo attuale lavoro) in questo percorso. Solo per citarne alcuni: l’intramontabile classico TrentoDoc Revì Brut millesimato 2015 perfetto per una brillante accoglienza, in un crescendo di intensità con un pinot noir di Borgogna Côte de Nuits-Villages AOC 2019, fruttato e con una chiara acidità, e ancor di più con un provocante Kopi Vermouth Mancino intonato alle note tostate del raviolo al cacao.



Piatti accurati e ancorati al territorio, vini e distillati di ricerca non spocchiosa ma selezionati con intelligenza, atmosfera suggestiva e immersiva. Cosa manca all’appello? I prossimi progetti prevedono la realizzazione di un’area relax avvolta nella natura e un orto officinale a completare i percorsi culinari dello Chalet Europa. A presto famiglia Mosele!

 

Chalet Europa Nature & Relax
Via Büscar 65 - 36012 Asiago (Vi)
Tel 377 385 8767

© Riproduzione riservata


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Alberto Lupini


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