World’s 50 Best Bars premiati a Madrid. Come si diventa i migliori al mondo?

La cerimonia di premiazione dei migliori bar del mondo si terrà nella capitale spagnola martedì 22 ottobre. E noi di Italia a Tavola ci saremo. Nel frattempo, abbiamo parlato con la Head of Content Emma Sleight per saperne di più

19 ottobre 2024 | 09:47
di Nicole Cavazzuti

A scanso di equivoci: i World’s 50 Best Bars non sono un concorso, ma un'organizzazione che si avvale di una giuria (la World’s 50 Best Bars Academy) presidiata da 28 presidenti in tutto il mondo, ciascuno a capo di una squadra che cambia almeno per un quarto dei membri ogni dodici mesi. In totale, sono circa 700 gli esperti di mixology in giuria, tra operatori del settore, giornalisti e scrittori, con il compito di esprimere otto voti in base alle proprie migliori esperienze nei 18 mesi precedenti. La cerimonia di premiazione dei migliori bar del mondo si terrà nella capitale spagnola martedì 22 ottobre. E noi di Italia a Tavola ci saremo. Nel frattempo, abbiamo parlato con la head of content Emma Sleight per saperne di più.

World’s 50 Best Bars, il processo di selezione

Per gli organizzatori, i punti di forza dei World’s 50 Best Bars sono l’indipendenza e la trasparenza del processo di votazione: «Deloitte supervisiona l'intera procedura per assicurare che i voti siano confidenziali e sicuri e che quindi la classifica finale rifletta autenticamente le esperienze dei migliori professionisti del settore», sottolinea Emma Sleight, nuova head of content dei World’s 50 Best Bar.

Come si diventa un Best Bar

Non esistono criteri fissi per la selezione dei locali: «Noi ci limitiamo a raccogliere i voti e a contarli. Non diamo indicazioni da tenere in considerazione, anzi. A rendere attrattiva la nostra classifica è proprio la varietà dei bar in lista, diversi per tipo di cocktail, stile di miscelazione, ambiente, dimensioni», puntualizza Emma Sleight.  E non ci sono ricette da seguire per entrare nella lista: «Un bar non può fare nulla per attirare l’attenzione degli ispettori, se non continuare a concentrarsi sull’offerta per regalare ai propri ospiti memorabili esperienze. Suggerisco ai bartender di non puntare mai ai premi in sé, quanto di viverli come un eventuale riconoscimento del proprio valido lavoro. Non devono essere il fine, insomma».

L’Italia nella classifica dei World’s 50 Best Bars

Lo scorso anno le soddisfazioni sono state tante: ai World’s 50 Best Bars l’Italia aveva trionfato con cinque indirizzi consacrati nella top 50. Il migliore dello Stivale era stato il Drink Kong a Roma, al 21° posto. L’argento era andato a Freni e Frizioni a Trastevere al 33° posto e il bronzo al 1930 di Milano piazzatosi al 42° posto. Seguivano l’Antiquario di Napoli al 44° posto e il Locale di Firenze al 46°.

Quest’anno le speranze di bissare il successo precedente sono deboli: due dei 5 locali in alto alla classifica sono retrocessi tra la posizione 51 e la 100. Parliamo di Freni e Frizioni che ha perso 20 punti ed è finito al 53° posto e dell'Antiquario che ne ha persi 30 e si è aggiudicato solo il 78° posto. E anche Camparino in Galleria di Milano è sceso, ottenendo il 92° posto. Magari entra qualche novità, mai dire mai.

La borsa di studio Roku 50 Best Bars

World’s 50 Best Bars è sinonimo anche di eventi e iniziative virtuose. Per esempio, per sostenere il settore che -a causa delle restrizioni imposte per controllare la pandemia del Covid- ha visto molti locali chiudere e non pochi talenti del bere miscelato cambiare mestiere, World’s 50 Best Bars ha promosso la borsa di studio Roku 50 Best Bars, iniziativa volta a sostenere le promesse della mixology in programma pure quest’anno.

50 Best discovery

Last but not least, World’s 50 Best Bars significa anche 50 Best Discovery, una piattaforma con oltre 3.200 locali tra ristoranti, bar e hotel in tutto il mondo ma ne luoghi meno conosciuti, offrendo agli utenti la possibilità di scoprire talenti emergenti e destinazioni fuori dai circuiti più frequentati. «Sebbene non sia una classifica vera e propria, 50 Best Discovery è un'estensione delle celebri liste annuali, ideata per valorizzare la diversità nel settore della mixology. A tempo debito la aggiorneremo inserendo più bar, ristoranti e alberghi. La nostra aspirazione è amplificare le diverse voci all'interno del settore e stimolare la consapevolezza dei consumatori», conclude Emma Sleight.

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Alberto Lupini


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