Santanchè con i ristoratori: puntiamo su formazione e destagionalizzazione del lavoro
Il ministro del Turismo è intervenuta al comitato direttivo della Federazione italiana pubblici esercizi, sottolineando il ruolo fondamentale delle imprese della ristorazione per l’intera filiera del turismo
Il ministero del Turismo c’è ed è in prima linea con il comparto della ristorazione. A ribadirlo il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che è intervenuta ieri, 22 febbraio, durante il comitato direttivo di Fipe, la Federazione italiana pubblici esercizi, sottolineando il ruolo fondamentale delle imprese della ristorazione per l’intera filiera del turismo e di come sia fondamentale codificare le aziende del settore e puntare sulla formazione. Per quanto riguarda il problema della carenza del personale, la ministra sostiene che con lo stop al reddito di cittadinanza la situazione migliorerà, ma che poi bisogna puntare alla stabilità dei lavoratori, destagionalizzandoli e costruendo un piano industriale per il turismo. La ministra aveva già, infatti, affermato che l'obiettivo dei prossimi 5 anni è quello di fare diventare il lavoro del cameriere figo così come, grazie alla televisione, è successo per la professione di cuoco.
Santanchè: Codificare le aziende del turismo e puntare sulla formazione
«Credo che la politica debba ascoltare sempre di più le associazioni di categoria, che sono fatte di donne e uomini che lavorano e che conoscono il settore. Il turismo oggi è sempre più competitivo e gli standard dei servizi fanno assolutamente la differenza. La prima cosa che come Ministero ci stiamo impegnando a fare è capire chi sono le aziende del turismo, codificando le loro caratteristiche. Un altro tema fondamentale - ha continuato il Ministro Santanchè - è la formazione. Per fare il cameriere, ad esempio, bisogna sapere le lingue, sapersi muovere ed essere aperti al mondo. Si tratta di un mestiere in grado di rispondere ai profondi problemi occupazionali del nostro Paese, ma è necessario capire cosa serve per riqualificarlo. Io sono ottimista, il Ministero c’è: abbiamo già fatto mettere a disposizione 5 milioni di euro quest’anno e 8 il prossimo per realizzare una scuola di alta formazione in questo settore. La questione della mancanza di personale c’è, ma la fine del reddito di cittadinanza è un elemento che influirà positivamente. Il tema vero, in questo caso, è dare stabilità a questi lavoratori. Come? Destagionalizzandoli e costruendo un piano industriale per il turismo che ci dica dove vogliamo andare», ha concluso. Alla fine del suo intervento, il Ministro ha firmato la Carta dei valori della ristorazione italiana.
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Stoppani: Comparto dalla forte attrattiva
«La ristorazione rappresenta un pilastro di estrema rilevanza per il settore turistico - ha dichiarato il presidente Fipe Lino Enrico Stoppani - Si tratta di un comparto al quale viene riconosciuta da sempre una forte funzione di attrazione, valorizzazione e promozione della componente identitaria e culturale italiana. Per questo motivo da sempre ci battiamo affinché i mondi della ristorazione, dell’intrattenimento e dei servizi balneari vengano valorizzati come servizi fondamentali per migliorare la soddisfazione dei turisti e favorire occasioni di spesa, generando ricchezza e posti di lavoro in tutto il Paese».
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Alberto Lupini
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