Prospettive scarse per la stagione del tartufo bianchetto: le ragioni di Pino Crestini

Raggiunto da Giuseppe Cristini, Pino Crestini, maestro cavatore, fa delle previsioni sulla prossima stagione del tartufo bianchetto, il tuber borchii, tartufo bianco di piccola taglia. Le aspettative però non sono delle migliori..

19 febbraio 2024 | 09:39
di Giuseppe Cristini

Tornando a Sestino, Giuseppe Cristini si è imbattuto nel Custode del Bosco e Maestro cavatore Pino Crestini. Dopo aver esaminato alcune delle sue fotografie d'epoca e alcuni dei suoi oggetti preziosi, tra cui una vetrina di legno colma di medaglie e un insolito "vanghino d'oro", lo ha interrogato riguardo alle prospettive della prossima stagione del tartufo bianchetto, noto anche come "tuber borchii".

Pino, foto e medaglie testimoniano la tua storia col tartufo, a quando risalgono? E quale sarà, secondo te, l'andamento della stagione del Tartufo Bianchetto?

«Queste foto risalgono a 22 anni fa, quando partecipavo a gare che erano più un'occasione di socializzazione che altro, poiché dal punto di vista cinofilo non avevano un vero significato... erano solo medaglie, senza importanza reale. L'ultima competizione a cui ho partecipato è stata quella per il vanghino d'oro a Sant'Agata Feltria, dopodiché ho smesso. Riguardo alla stagione del Tartufo Bianchetto, è molto seria. Non dico che non ci saranno tartufi, ma sarà quasi così».

Quindi, oltre al Tartufo Bianco Pregiato, anche il Tartufo Bianchetto soffre a causa della siccità?

«È scientificamente provato che i miceli dei Tartufi iniziano a crescere tra Maggio e Luglio. Chi ha una stagione più lunga, come l'Aestivum, potrebbe essere meno colpito, ma il Bianchetto, il Melanosporum e altri, affrontano maggiori difficoltà. È un'annata difficile, soprattutto considerando le alte temperature e il vento durante la stagione cruciale da metà Agosto a metà Ottobre».

Quali zone in Italia sono le più adatte per il Bianchetto?

«Il Bianchetto si trova in tutta la dorsale appenninica, soprattutto nei terreni superficiali con querce, roverelle, cerri e carpini neri. Dopo i rimboschimenti con conifere, come il pino nero e il pino d'Aleppo, le tartufaie artificiali si sono sviluppate. Ma i migliori ambienti per il Bianchetto sono quelli costieri con terreno leggero, come le pinete sulle dune. Tuttavia, molte di queste aree sono ora occupate dai cinghiali, compromettendo la produzione».

Quanto può pesare un tartufo Bianchetto?

«Da giovane, ho trovato tartufi di 3 etti, ma di solito un Bianchetto di 20-30-40 grammi è considerato di buone dimensioni».

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Alberto Lupini


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