Praga, la capitale “giovane” Una gita nella Repubblica Ceca
Le chiese barocche, il centro storico e il castello ne fanno una città intrigante, soprattutto in autunno. E con la Corona, al ristorante si spende ancora la metà
28 novembre 2019 | 17:38
di Renato Andreolassi
Il Municipio della città vecchia e la chiesa di Nostra Signora di Tyn
Certo a far da padroni sono torme di giapponesi e cinesi, ma con pazienza si può convivere e godere delle bellezze artistiche e ambientali ben tutelate e quasi tutte a pagamento. Rimane da capire perché nell'Ue della moneta unica la Repubblica Ceca mantenga ancora la propria divisa. Misteri di una Europa a due o tre velocità dove a farla da padrone sono tedeschi e francesi e dove alcuni Paesi dell'Est mantengono una sorta di autonomia monetaria. Comunque sia, a livello di prezzi non vi è paragone con l'Italia. Tutto dimezzato. Un biglietto del tram dall'aeroporto al centro città costa un euro e 20 centesimi.
Stesso tragitto in taxi, 28 euro. E che dire dei ristoranti e delle trattorie? Per tre sere ho cenato in una trattoria la “Krcma”- Staré Mèsto a due passi dal centro storico, nel cuore della città vecchia. Undici euro per uno stinco di maiale, contorno di verdure, patate a volontà, una birra media e digestivo della casa; stesso prezzo per un superlativo gulasch per non dire di una più che generosa fetta di prosciutto, appunto di Praga. Fateci una scappata se siete in zona: troverete buona accoglienza, abbondanza, genuinità e il sorriso di tanti giovani.
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Alberto Lupini