Plexiglass in spiaggia Come faremo a sbirciare il vicino?

L’idea di un’azienda modenese è quella di installare delle “cabine” per isolare i turisti così da arginare al massimo i contatti. Così facendo perderemo il gusto di goderci i vizi degli italiani in vacanza

14 aprile 2020 | 17:22
di Federico Biffignandi
Plexiglass attorno a sdraio ed ombrellone per l'estate 2020. Grazie, ci basta andare in spiaggia e non possiamo che esserne tutti felici e contenti. Ma come faremo a non poter sbirciare i nostri vicini? Dite la verità, chi non ha mai buttato l’occhio all’ombrellone a fianco durante la “rosolata” sotto al sole battente, tra un bagno e un altro?


Plexiglass in spiaggia per le vacanze estive 2020

E allora le domande un po’ immagonite sorgono spontanee. Non poter osservare il padre vicino d’ombrellone che - paonazzo - è intento a scavare buche che sembrano non finire mai per il figlioletto distratto sarà un bel guaio. Così come ci dispiacerà un poco non poter vedere nascere le costruzioni megagalattiche che sorgono a due passi dal proprio salviettone con quel misto di fastidio e voglia di tornare bambini che assalgono.

Ci mancherà incitare lo stesso padre che trascina per le gambe il figlio per metri e metri con l’obiettivo di disegnare la pista di biglie (visto che la buca non lo ha conquistato). E non sapere che fine farà l’acqua nel secchiello appena riempito dal bimbo corso in riva al mare ci lascerà dei dubbi difficilmente risolvibili. Perché tutto, probabilmente, avverrà dentro al proprio fortino a cielo aperto. Socializzazione, manco a parlarne. Qualcuno esulterà, i più chiacchieroni potrebbero addirittura rinunciare al mare perché tanto con chi parlerebbero. Sospiro di sollievo però nel pensare al classico vicino che attacca bottone prendendo qualunque scusa. Resteranno le voci, squillanti, delle telefonate urlate al mondo intero, ma sai che consolazione.

Sarà invece un piccolo rammarico in più non allungare lo sguardo nei pranzi al sacco dei vicini. Se siete stati al Sud e avete avuto la fortuna (o tortura, dipende dal proprio menu) di avere come vicini d’ombrellone gente del posto avrete notato che in spiaggia si pranza davvero con piatti traboccanti di ogni grazia. Ma quest’anno dovremo rinunciare a farci venire l’acquolina in bocca perché tutto avverrà là in quel perimetro del mistero.

Però chissà, magari lo stesso padre di cui sopra potrebbe anche approfittarne se - in preda alla sfinimento da scavi, buche, biglie - decidesse di tentare la fuga e chiedere asilo in un altro plexiglass lontano dalle ricerche dei famigliari. Un’idea, forse tragicomica, ma intanto sembra che ci vogliano mandare al mare e allora facciamo spallucce e accontentiamoci. Anche del plexiglass che ci oscurerà i vizi degli italiani in spiaggia.

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Alberto Lupini


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