Nuove piste ciclabili in Lombardia Sempre più biciclette, sempre meno auto
"Sempre più biciclette, sempre meno auto", è lo slogan lanciato da due assessori regionali lombardi, Cattaneo e De Corato, convinti che con più piste ciclabili ci sarà più aria pulita e una riduzione degli incidenti
23 luglio 2018 | 11:24
di Renato Andreolassi
«Se il 5% degli automobilisti nei centri urbani della Lombardia - ha detto l'assessore Raffaele Cattaneo - abbandonasse l'auto per la bici avremmo in termini percentuali una riduzione del Pm10 - le famigerate polveri sottili - del 4% a Milano, del 30% a Cremona e del 100% a Sondrio, per non dire del sensibile calo del Co2 e del Nox».
Ma non solo, la Lombardia punta anche ad aumentare la sicurezza dei ciclisti visto che gli appassionati delle due ruote soprattutto a livello turistico e amatoriale sono in sensibile aumento in particolare nelle località di villeggiatura e nei centri cittadini.
In Lombardia i ciclisti deceduti in seguito a incidenti stradali sono stati 42 nel 2010, nel 2016 sono saliti a 46 di cui il 65% ultrasessantenni. Un miliardo il costo sociale - dati sempre regionali - degli incidenti accaduti ai pedalatori. Da ciò derivano le nuove azioni che si possono sintetizzare nella creazione di percorsi ciclabili e pedonali protetti, attraversamenti semaforizzati con sovrapassi e sottopassi e la messa in sicurezza con speciali protezioni delle ciclo piste esistenti.
Insomma il tutto per incrementare la mobilità sostenibile pulita e rispettosa dell'ambiente. La famosa "mobilità dolce", che impone anche una domanda: chi provvede poi alla manutenzione e alla pulizia di queste opere? Troppe volte infatti, dopo altisonanti inaugurazioni e squilli di trombe, i nastri d'asfalto vengono abbandonati a se stessi, all'incuria per non dire di peggio con buche e erbe infestanti a farne da padrone.
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Alberto Lupini