Ma quali laboratori! Il virus nasce dalla Natura Matrigna
L’essere umano sconfitto dalla Natura. Ancora. Il perchè ce lo ricorda Giacomo Leopardi nel “Dialogo della Natura e di un Islandese” alla faccia di complottisti che vedono l'uomo padrone di tutto
27 marzo 2020 | 12:30
di Federico Biffignandi
L’epidemiologo Pierluigi Lopalco risponde al tweet di Burioni scrivendo: «Lo so che è triste ammetterlo, ma dobbiamo accettare gli insegnamenti di Leopardi sulla Natura matrigna». Il dialogo virtuale che da idiote fake news (divampate anche all'estero, tra cui le idee strampalate di Boris Johnson) si eleva a citazioni poetiche, scaturisce dal video diventato subito virale che riprendeva un servizio del Tg3 del 2015 secondo il quale il virus sarebbe stato creato in laboratorio. Tesi smentita dalla scienza. Ma, ahinoi, ripresa e urlata da un ex ministro dell'Interno (all'anagrafe Matteo Salvini) incurante - come da tradizione - degli effetti devastanti che questo avrebbe avuto su tutti noi.
“Purtroppo” come dice Burioni ed attorno a quel purtroppo si apre un mondo. La difficoltà dell’essere umano in questo momento, tra le tante ma ci viene da metterla sul podio delle maggiori, è quella di accettare che un nemico invisibile e - appunto - naturale stia mettendo in ginocchio l’essere umano stesso. L’idea complottista non prende in considerazione il fatto che l’uomo sia nell’universo un puntino insignificante, ritenendo, al contrario, che sia sempre e solo l’uomo il deus ex machina di ogni cosa. Niente di più falso.
La Natura Matrigna di Leopardi rispolverata da Lopalco ce lo insegna o comunque ricorda. Il Leopardi pensiero si manifesta ne “Dialogo della Natura e di un Islandese” dove la Natura interpreta sé stessa assumendo le sembianze di una dama gigantesca e l’Islandese è l’uomo antropocentrico. Il passaggio chiave arriva dalla bocca della Natura dopo un lungo monologo dell’Islandese che ripercorre le sue tappe di riflessione sul senso e sul ruolo della vita umana. La Natura dice: «Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra? Ora sappi che nelle fatture, negli ordini e nelle operazioni mie, trattone pochissime, sempre ebbi ed ho l'intenzione a tutt'altro che alla felicità degli uomini o all'infelicità. Quando io vi offendo in qualunque modo e con qual si sia mezzo, io non me n'avveggo, se non rarissime volte: come, ordinariamente, se io vi diletto o vi benefico, io non lo so; e non ho fatto, come credete voi, quelle tali cose, o non fo quelle tali azioni, per dilettarvi o giovarvi. E finalmente, se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei».
Va da sé che è netto il contrasto tra la teoria del coronavirus nato da una fonte naturale e quella per cui sia nato da laboratorio. La Natura marcia secondo un ciclo di “costruzione e distruzione” che non prevede di curare con un occhio di riguardo l’essere umano; secondo i complottisti invece il laboratorio punta a far del male all’uomo. Difficile per l’uomo invincibile del 2000 accettare tutto ciò, ma se è vero che la scienza, la tecnologia e le conoscenze sono progredite anni luce rispetto all’epoca leopardiana è altrettanto vero che le leggi della Natura sono sempre le stesse. Anzi, con effetti ancora più devastanti e qui sì che la colpa è dell’essere umano.
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Alberto Lupini