Il ministro Lollobrigida: «Decarbonizzare la pesca? Sì, ma senza depotenziarla»

Il ministro Francesco Lollobrigida è intervenuto alla riunione informale dei ministri della Pesca a Vigo, in Spagna, esortando a un equilibrio tra sostenibilità ambientale e preservazione dell'industria ittica nazionale

18 luglio 2023 | 17:08

Il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, ha partecipato oggi a una riunione informale dei ministri della Pesca a Vigo, in Spagna, dove ha delineato la posizione dell'Italia riguardo alla decarbonizzazione del comparto ittico. Il ministro ha sottolineato la prontezza dell'Italia a contribuire agli sforzi di sostenibilità, ma ha richiesto cautela nell'evitare ulteriori riduzioni nella potenzialità produttiva del settore. Nel suo discorso, Lollobrigida ha enfatizzato l'importanza di equilibrare gli aspetti ambientali con la sostenibilità produttiva. «Vogliamo essere attivi nel processo di decarbonizzazione del comparto della pesca e dell'acquacoltura - ha affermato il ministro - purché non si pongano vincoli eccessivi che possano danneggiare ulteriormente le nostre marinerie e flotte pescherecce».

Lollobrigida: «Pesca asset fondamentale dell'Italia, non possiamo permetterci di indebolirlo»

Il ministro, poi, ha insistito sul fatto che la priorità ambientale deve andare di pari passo con quella produttiva. Riconoscendo le sfide del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità negli oceani, Lollobrigida ha dichiarato che è necessario agire in modo responsabile per preservare le risorse marine e garantire un futuro sostenibile per l'industria ittica italiana. Tuttavia, Lollobrigida ha espresso preoccupazione riguardo alle conseguenze degli interventi drastici sulla pesca e sulle flotte pescherecce italiane. «Il nostro settore peschereccio è un asset strategico fondamentale per il paese e non possiamo permetterci di indebolirlo ulteriormente». Ha citato dati preoccupanti, affermando che l'Italia ha perso il 40% delle proprie marinerie, mentre la pesca europea nel suo complesso ha subito una diminuzione del 28%.

Lollobrigida ha anche richiamato l'attenzione sulla questione delle importazioni massicce, che hanno ridotto la produzione nazionale e reso sempre più difficile per i giovani intraprendere l'attività della pesca. Affermando che è giunto il momento di agire a livello europeo, il ministro ha esortato gli stati membri a riflettere sulle politiche per rilanciare l'intero settore ittico europeo. Infine, è stato posto l'accento sulla sovranità alimentare, un aspetto emerso con forza durante il conflitto tra Russia e Ucraina. «La guerra di aggressione della Russia all'Ucraina ci ha fatto scoprire quanto sia importante preservare la nostra sovranità alimentare» ha dichiarato Lollobrigida. «E per farlo, dobbiamo essere autosufficienti nelle nostre produzioni, evitando catene di approvvigionamento troppo lunghe».

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Alberto Lupini


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