Liguria, in spiaggia come steward chi prende il reddito di cittadinanza
L'idea dell'Anci regionale ha ottenuto il via libera del Governatore Giovanni Toti. Un'idea che avevamo già lanciato come Italia a Tavola per il settore agricolo. Non mancano già le polemiche politiche
22 maggio 2020 | 17:55
Lo avevamo ipotizzato per il comparto agricolo e ora quello turistico segue una linea molto simile. Stiamo parlando dell’impiego di cittadini italiani che ottengono il reddito di cittadinanza nei campi per il raccolto (agricoltura) oppure per fare gli steward all’ingresso delle spiagge (turismo). Quest’ultima idea è stata avanzata dall’Ufficio di presidenza di Anci Liguria per i Comuni avvallata dal presidente della Regione, Giovanni Toti. Del resto ogni stabilimento necessiterà di un incremento di personale per ovviare a tutte le norme di sicurezza stilate per poter aprire ai turisti.
Toti ha osservato: «Se chi prende il reddito di cittadinanza si rende utile, non fa male né a se stesso né al Paese. Vale per gli steward che controlleranno gli accessi nelle spiagge libere così come per la raccolta agricola in campagna. Sono persone che hanno un reddito pagato con le tasse degli italiani e quindi è giusto che quando c’è bisogno, come i lavori socialmente utili, si rendano utili». La questione diventa non solo economica e di diritti o doveri, ma anche sociale in quanto consentirebbe a quelli che passano per “mantenuti” dallo Stato di sentirsi coinvolti in un impiego utile e magari anche appagante. Sulla stessa lunghezza d’onda di Toti e dell’Anci, anche i parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica.
«Come la Liguria, anche la Sicilia ha l’opportunità di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza come steward nelle spiagge già da questa estate. L’Anci ha stilato delle linee guida per i Comuni, ora manca solo per il presidente della Regione siciliana e per i sindaci che invitiamo a recepire la proposta sostenuta dal Movimento 5 Stelle e condivisa da molte associazioni di categoria. Ci rivolgiamo quindi principalmente a Nello Musumeci e ai sindaci Leoluca Orlando (Palermo), Salvo Pogliese (Catania), Cateno De Luca (Messina) e tutti gli altri sindaci siciliani. In questa delicata fase post emergenza Coronavirus può essere utile alla cittadinanza impiegare i beneficiari del Rdc anche per attività di controllo nel territorio di ville e giardini dei nostri comuni, per disciplinare ingressi e distanziamento».
Un tema destinato a far parlare e discutere che si allinea, in qualche maniera, a quello della regolarizzazione degli immigrati per essere impiegati come braccianti nei campi; ma anche a quella relativa ai voucher, secondo qualcuno ancora sottovalutati e snobbati da un Governo che non ha voluto sentir ragione nemmeno in tempi di emergenza da virus.
Liguria alla ricerca di steward
Toti ha osservato: «Se chi prende il reddito di cittadinanza si rende utile, non fa male né a se stesso né al Paese. Vale per gli steward che controlleranno gli accessi nelle spiagge libere così come per la raccolta agricola in campagna. Sono persone che hanno un reddito pagato con le tasse degli italiani e quindi è giusto che quando c’è bisogno, come i lavori socialmente utili, si rendano utili». La questione diventa non solo economica e di diritti o doveri, ma anche sociale in quanto consentirebbe a quelli che passano per “mantenuti” dallo Stato di sentirsi coinvolti in un impiego utile e magari anche appagante. Sulla stessa lunghezza d’onda di Toti e dell’Anci, anche i parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle, Roberta Alaimo, Valentina D’Orso e Adriano Varrica.
«Come la Liguria, anche la Sicilia ha l’opportunità di impiegare i percettori del reddito di cittadinanza come steward nelle spiagge già da questa estate. L’Anci ha stilato delle linee guida per i Comuni, ora manca solo per il presidente della Regione siciliana e per i sindaci che invitiamo a recepire la proposta sostenuta dal Movimento 5 Stelle e condivisa da molte associazioni di categoria. Ci rivolgiamo quindi principalmente a Nello Musumeci e ai sindaci Leoluca Orlando (Palermo), Salvo Pogliese (Catania), Cateno De Luca (Messina) e tutti gli altri sindaci siciliani. In questa delicata fase post emergenza Coronavirus può essere utile alla cittadinanza impiegare i beneficiari del Rdc anche per attività di controllo nel territorio di ville e giardini dei nostri comuni, per disciplinare ingressi e distanziamento».
Un tema destinato a far parlare e discutere che si allinea, in qualche maniera, a quello della regolarizzazione degli immigrati per essere impiegati come braccianti nei campi; ma anche a quella relativa ai voucher, secondo qualcuno ancora sottovalutati e snobbati da un Governo che non ha voluto sentir ragione nemmeno in tempi di emergenza da virus.
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Alberto Lupini
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