Lavoro, per l'estate 1,4 milioni di assunzioni. A trainare è il turismo
Cresce la richiesta di lavoro per la stagione stiva: rispetto all'anno scorso l'aumento è del 2,8%. A trainare è il settore del turismo, per cui sono richieste figure specializzate. Manca, però, la formazione
Ottime premesse per l’estate. A giugno, le assunzioni previste superano il mezzo milione (sono 568.000), con una crescita fino a 1,4 milioni per il mese d’agosto. A far crescere l’occupazione è soprattutto il settore dei servizi (con 434.000 contrati previsti a fine giugno e oltre un milione fino ad agosto), in particolare quello del turismo (164.000 in questo mese, 353.000 nel trimestre estivo). A descrivere lo scenario è il bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
Rispetto all’anno prima i numeri sono in salita, con una crescita di 9mila assunzioni programmate in più rispetto a giugno 2022 (+1,5%) e 37mila sul trimestre giugno – agosto (+2,8%). Crescono i contratti a tempo indeterminato, più di quelli a termine. Nonostante ciò, rimane la difficoltà di reperire personale.
A trainare la crescita dell’occupazione è il turismo, ma manca la formazione
Come indicato nell'ultimo report redatto da Ministero del Lavoro, Banca d’Italia e Anpal, a trainare il mercato del lavoro in Italia ora è il settore turismo: in Italia 200mila nuovi impieghi in 4 mesi.
Il Belpaese detiene il maggior numero di siti inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità UNESCO, ben 58: per le bellezze naturali, paesaggistiche e culturali che offre, il nostro Paese ha una vocazione ricettiva innata. Sono per questo sempre più richieste figure specializzate in grado di fornire un servizio qualificato, ma sono ancora pochissimi i corsi qualificanti nel nostro Paese. Il timore è quello di offrire un servizio non all'altezza di ciò che l'Italia potrebbe offrire.
L'altra preoccupazione del settore è quella di non riuscire a far fronte alla domanda sempre crescente di turismo, perché nonostante le assunzioni continua a mancare personale. Una possibile soluzione? La decontribuzione di festivi e notturni, che potrebbe dare un forte impulso all'occupazione.
In crescita la richiesta di lavoro, ma le aziende faticano a trovare personale
Per quanto riguarda l’industria, è il settore manifatturiero a svettare. A giugno sono previste infatti 89.000 assunzioni, nel trimestre 237.000. Si tratta di uno scenario positivo che, però, si scontra con la difficoltà che le imprese stanno vivendo nel reperire personale, che si attesta nel caso dell’industria manifatturiera al 46%: vuol dire che manca quasi la metà dei lavoratori richiesti.
Si cercano soprattutto operai specializzati alle professioni tecniche e ad elevate specializzazione. Tra queste ultime, le più richieste sono gli specialisti nelle scienze della vita (farmacisti, biologici, agronomi, di cui l’80,3% di difficile reperimento) e i tecnici in campo ingegneristico (68,9% di difficoltà di reperimento).
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Alberto Lupini
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