L'Italia a caccia del turismo di lusso! La missione di Enit a Cannes

L'Agenzia nazionale del turismo è stata protagonista all'International Luxury Travel Market con uno stand di 520 mq. Obiettivo: riconquistare i turisti alto spendenti che non vedono l'ora di tornare nel Belpaese

09 dicembre 2021 | 17:02

Se la pandemia ha messo un freno agli spostamenti turistici, soprattutto quelli a lungo raggio, non ha però fatto venir meno l'appeal dell'Italia. Lo sa bene l'Agenzia nazionale del turismo - Enit che ha preso parte all'appuntamento di Cannes organizzato da International Luxury Travel Market (Iltm) in corso fino al 9 dicembre nella cittadina francese. Obiettivo: intercettare la ripresa dei flussi turistici alto spendenti. Attraverso la sua partecipazione alla manifestazione in Costa Azzurra, Enit ha coinvolto oltre 1.700 buyer internazionali, 92 operatori, 28 tour operator privati e gli enti locali all'interno di uno spazio espositivo di 520 mq (il più grande degli stand presenti fra quelli realizzati dagli enti di promozione nazionale).

 

A Cannes una vetrina sull'industria globale dei viaggi di lusso

L'Iltm di Cannes (dal 6 al 9 dicembre) è l'unico evento globale dedicato all'industria dei viaggi di lusso e offre ai buyer di viaggi una collezione senza pari di esperienze turistiche internazionali. La fiera è una piazza di broker, relazioni e affari e nella ritrovata edizione in presenza 2021 ha messo in contatto aziende e professionisti per offrire agli acquirenti internazionali un'ampia selezione di prodotti e servizi, tra cui: boutique hotel, resort sulla spiaggia, attrazioni culturali e uniche, ecoturismo per famiglie, esperienze di viaggio enogastronomico, glamping, golf resort, sedi per riunioni e conferenze, meraviglie naturali, sport all'aria aperta, ville private, appartamenti serviti, esperienze di shopping, stazioni sciistiche, spa e benessere, enti per il turismo, matrimoni e lune di miele, noleggio yacht e vacanze in barca a vela e tutto ciò che può intercettare i desiderata dei turisti alto spendenti.

 

I turisti di lusso spendono 25 miliardi di euro in Italia

Tutte attività ed esperienze in cui l'Italia può giocare un ruolo di primo piano. Con la riapertura del mondo degli affari, d'altronde, il lusso e il turismo saranno un vero trampolino di lancio per la crescita dell'economia tricolore con la speranza che presto si possa ritornare sui livelli pre-pandemici quando l'80% degli acquisti di lusso venivano effettuati da turisti stranieri. Un mercato di nicchia dall'alto valore aggiunto, quindi, che rappresenta il 3% del Pil del Paese. Più nel dettaglio, il turismo di lusso genera il 15% del fatturato totale del settore alberghiero nostrano e il 25% della spesa turistica totale. I turisti di fascia alta, infatti, spendono circa 25 miliardi di euro di cui: 7 miliardi di euro per l'alloggio, 2 miliardi di euro per la ristorazione e 14 miliardi di euro per visite, tour e shopping. Se confrontiamo il comportamento dei turisti, possiamo vedere che pranzi, visite, tour, shopping per i turisti di fascia alta rappresentano il 72% della loro spesa, rispetto al 58% per i turisti di altro target (una differenza del 14%). Questo rende il turismo di lusso un ingrediente essenziale per qualsiasi strategia di ripresa per l'Italia e la sua economia, con un impatto significativo su una serie di imprese e industrie nazionali italiane.

 

Giorgio Palmucci: «L'Italia è la prima destinazione per i viaggiatori di fascia alta»

Il turismo di fascia alta tende anche a elevare il resto dell'industria turistica italiana, contribuendo a promuovere il patrimonio regionale e culturale del Paese. «L'Italia è una destinazione in grado di rispondere anche alle esigenze del turismo luxury che non ha perso nulla del suo fascino - ha commentato il presidente Enit Giorgio Palmucci - Circa il 45% dei viaggiatori di fascia alta è venuto in Italia almeno una volta negli ultimi cinque anni e circa il 13% è venuto almeno quattro volte negli ultimi cinque anni, principalmente europei e russi. In termini di esperienza di viaggio, l'Italia è la prima destinazione per i viaggiatori di fascia alta, che vengono principalmente per arte, cultura, cibo e bevande stando alle indagini elaborate da Altagamma con la collaborazione di Enit, Bain & Company, Boston Consulting Group e Global Blue».

 

 

Millennial e Generazione Z, i turisti di domani vanno conquistati già oggi

Puntare sul turismo del lusso, quindi, rappresenta una scelta quasi scontata per il nostro Paese. Anche perché, per ragioni puramente economiche, saranno i viaggiatori alto spendenti i primi a rimettersi in moto nel panorama post-pandemia. Entro il 2025 la clientela del lusso in Italia raggiungerà i 450 milioni rispetto ai 390 milioni del 2019, principalmente per la crescita della classe media, soprattutto in Asia. In tal senso, un occhio di riguardo va tenuto per le giovani generazioni di oggi che presto diventeranno il target principale del turismo internazionale. Millennial e Generazione Z, rappresentando già oggi il 20% dei turisti internazionali, diverranno la maggioranza nel giro di pochi anni. E per loro le vacanze di lusso sono innanzitutto un'attestazione di status a cui difficilmente si può rinunciare. Soprattutto in un mondo digitale in cui i contenuti condivisi sui social network la fanno da padrona.

 

Per gli alberghi di lusso un bacino potenziale di 11,7 milioni di notti

Ma quanto di tutto questo fenomeno ricadrà poi sul settore ricettivo? Stando ai dati dell'Ufficio studi di Enit (elaborati a partire da dati Istat), i soggiorni negli alberghi 5 stelle e 5 stelle lusso nel 2019 sono stati circa 11,7 milioni di notti (+3,2% rispetto al 2018). Di queste, il 76% ha riguardato turisti internazionali (circa 2,9 milioni gli arrivi nel 2019) che si sono fermati, in media, per più di tre notti.

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Alberto Lupini


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