L’Italia dei contrasti Eppur si muove…
11 dicembre 2015 | 12:42
di Roberto Vitali
Il mondo della ricettività e della ristorazione cerca di fare del suo meglio. Le ore di lavoro non si contano, l’incertezza del lavoro incombe ogni giorno, eppure schiere di cuochi, direttori di sala, camerieri e receptionist sono al lavoro con dedizione e costanza. Prima l’Expo, adesso il Concilio. L’Italia resta al centro dell’attenzione del mondo, non solo per questi due eventi ma per il patrimonio naturale, storico e artistico che solo noi possiamo vantare.
L’accoglienza è la nostra missione nazionale. Ma come possiamo accogliere al meglio se roviniamo i paesaggi, se inquiniamo la terra, se le strade sono malridotte, se i trasporti non funzionano, se la sicurezza non c’è? Qualcosa si sta muovendo e gli scandali aiutano a uscire dal tunnel.
Si punti più decisamente alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, storico-artistico ed enogastronomico, ricchezza immensa grazie alla quale il turismo può e deve diventare la prima industria dell’Italia; che si fermi lo sviluppo urbanistico insensato e si salvi il verde rimasto, per una migliore qualità dell’aria e della vita; che si costruiscano al più presto le infrastrutture necessarie ad un Paese civile e moderno; che i ladri e gli imbroglioni, anche fossero in Parlamento, siano puniti con giustizia e severità.
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Alberto Lupini