A Firenze il vernissage della mostra “Appunti di stile dell’Italia a tavola”

01 aprile 2016 | 14:13
Domenica 3 aprile 2016 si apre al Museo Stefano Bardini di Firenze (via dei Renai, 37 - Ponte alle Grazie) la mostra “Appunti di stile dell’Italia a Tavola”, curata da Anna Lapini e Anna Maria Tossani (nella foto) nell’ambito delle iniziative collaterali al “Premio Italia a Tavola - Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione”, organizzato nel capoluogo toscano dal 2 al 3 aprile dal network Italia a Tavola insieme a Confcommercio Toscana, Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) ed Ebtt (Ente Bilaterale del Turismo Toscano), con il patrocinio del Comune di Firenze.



La mostra, che sarà visitabile fino al 30 maggio, è dedicata all’arte del ricevere declinata attraverso i secoli, le abitudini familiari e il design. Circa trenta le scenografiche “mise en place” che testimoniano ai visitatori lo stile italiano a tavola offrendo suggestivi scorci di alcuni interni familiari d’eccezione.

«Ridare valore all’ospitalità e all’arte di ricevere, in casa come in un locale pubblico - dichiara il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini - è un modo per rafforzare lo stile di vita italiano. In questa logica la tavola ha da sempre un ruolo centrale perché sintetizza cultura e professioni. Dagli artigiani agli artisti, dai cuochi ai produttori di vino, dagli agricoltori ai fornitori di servizi, tutti concorrono con il loro lavoro a dare un senso alla tavola. E nel mondo la tavola italiana è oggi sinonimo di qualità, benessere e buongusto. In pratica è un simbolo di stile che si pone in alternativa alla globalizzazione che banalizza cibo, arredamento e piacere».

«Come non portare quindi - continua Alberto Lupini - delle splendide tavole in mezzo a magnifiche opere d’arte? Entrambe sono frutto della cultura e della storia italiana. Parte da qui la sfida che abbiamo lanciato insieme a Fipe e ConfCommercio, e grazie alla sensibilità del Comune di Firenze e alla cura di due donne di buon gusto come Anna Lapini e Anna Maria Tossani, perché dalla storia delle tavole imbandite possa sbocciare un nuovo Rinascimento dello stile che faccia da supporto ad una migliore qualità della vita e una crescita del turismo. Uno stile che non è comunque solo legato alla ricchezza, ma che va declinato ad ogni livello puntando sulla semplicità, contro ogni volgarità o eccesso».


La cerimonia di inaugurazione è prevista per le ore 11.30. Attesa anche Maria Elena Boschi, ministro delle Riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, che taglierà il nastro insieme al presidente del consiglio regionale Eugenio Giani, alla presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, al presidente di Fipe-Confcommercio Aldo Cursano e al direttore di Italia a Tavola Alberto Lupini.

Due i filoni narrativi del percorso espositivo. Uno propone un excursus storico fra arredi e servizi di sala ed è realizzato con il prezioso contributo di storiche famiglie toscane. L’altro offre invece una ricca prospettiva sui legami tra funzionalità e design nell’arco dell’ultimo secolo, passati in rassegna attraverso 22 apparecchiature disposte su una tavola di sei metri, ma idealmente “lunga cento anni”, dove trovano spazio oggetti di aziende leader, italiane e non, che ancora oggi sono icone di riferimento.

Nella sua parte più storica, la mostra dispiega alcune apparecchiature di famiglie nobili e famose della Toscana, pensate per celebrare un momento particolare della vita familiare: dalla cena di fine vendemmia nella villa aretina del conte Conte Borghini Baldovinetti de Bacci all’anniversario di nozze celebrato con le figlie in casa di Luigi e Francesca Bellini, dal pranzo di primavera nel castello dei Conti Ascanio e Letizia Guidi Calvi di Bergolo a quello in campagna dai Baroni Francesco e Donatella de' Peverelli, in città con i Principi Filippo e Giorgiana Corsini o nella villa Graziani ospiti della Contessa Maria Luisa Mels Colloredo Graziani a Vada. E, ancora, saranno visibili il servito da tè del Settecento della marchesa Francesca Albergotti di Arezzo e lo splendido set di piatti decorati in oro zecchino, creati dal designer di moda Stefano Ricci in esclusiva per Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri.



Infine, per la prima volta saranno esposte le posate di proprietà del Museo Bardini: cucchiaio, forchetta e coltello in cristallo di rocca e bronzo dorato di manifattura fiorentina dei primi del XVII secolo.

Nel complesso, uno scintillio di oggetti preziosi che ben si sposa con le opere d’arte contenute nel museo Bardini e illustra con piacevole levità la storia dell’arte di ricevere, tra porcellane finissime e maioliche decorate, cristalli, vetri lavorati a mano e decorati d’oro, tovaglie di lino, centri tavola in bronzo, candelieri d’oro, posate e caraffe d’argento. Ma anche oggetti in acciaio e legno di design modernissimo a testimoniare i cambiamenti di moda e di gusto.

E se è pur vero che nel quotidiano, assordante, parlare mediatico di cibo, cuochi e vino, raramente si pone l'attenzione alla tradizione della “tavola” intesa come gusto nell'accoglienza e nella cura del dettaglio, è certo che lo splendore di stoviglie, posate, bicchieri, tessuti preziosi e argenteria dispiegati sulle tavole del Museo Bardini non mancherà di stupire e affascinare i visitatori. L’obiettivo, in fondo, è proprio quello di far riscoprire e amare l’arte tutta italiana del ricevere. Un’arte che non vive necessariamente di sfarzo, ma ama il buon gusto e l’armonia.

La mostra si potrà visitare anche da smatphone o tablet, grazie alla brochure di presentazione, che si può scaricare cliccando qui, o utilizzando i QR Code riportati di seguito:






Scheda della mostra
Titolo: “Appunti di stile dell’Italia a tavola. Viaggio nella storia dell’arte di ricevere”
A cura di: Anna Lapini e Anna Maria Tossani
Data: 1 aprile - 30 maggio 2016
Sede: Museo Stefano Bardini
Indirizzo:
Firenze - Via dei Renai, 37 (Ponte alle Grazie)
Telefono 055 2342427
http://museicivicifiorentini.comune.fi.it/bardini/
Orario:
Lun/ven/sab/dom: 11.00-17.00
Biglietti:
Intero: € 6,00
Ridotto: € 4,50
Gratuito (fino a 18 anni; gruppi di studenti e rispettivi insegnanti; guide turistiche e interpreti; disabili e rispettivi accompagnatori; membri Icom, Icomos e Iccrom).

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Alberto Lupini


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