Le eccellenze toscane incantano gli Stati Uniti
L'evento “Tuscany, renaissance without end” ha chiuso a Tampa, in Florida, una tre giorni dedicata all'Italia e ai suoi prodotti iconici
A completare il trittico degli eventi made in Italy andati in scena a Tampa, in Florida, ci ha pensato ieri “Tuscany, renaissance without end”, appuntamento dedicato alla Toscana e alle sue eccellenze. Ad aprire le danze era stato invece l'Italian cheese day seguito da “Campania felix”, un viaggio tra i prodotti iconici campani.
Un viaggio tra cultura e cibo
Negli Usa, la Toscana è nel cuore di quanti amano il nostro Bel Paese. In alcuni ambienti il settecentesimo anniversario della morte di Dante, il Grande Fiorentino, è stato celebrato come forse neanche da noi. Plausibile quindi il grande successo di questo evento.
Il plot è il racconto della Toscana, con un cammino lungo secoli, intervallato da sapienti soste. La prima è durante il I secolo, onde raccontare, così come tramanda Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia, le origini del pecorino toscano, progenitore del Pecorino Toscano Dop. La seconda sosta è nel XV secolo, all’epoca dei Medici, per raccontare le origini del prosciutto toscano antenato del Prosciutto Toscano Dop. Nel corso del secolo successivo, il XVI, la terza sosta onde raccontare le origini del Cantuccio Toscano, antenato degli attuali Cantucci Toscani Igp. La quarta sosta è nel corso del XIX secolo, onde raccontare l’inizio della sistematicità, prodromo dei nostri giorni, nella coltivazione degli uliveti, nella raccolta delle ulive e nelle tecniche di produzione dell’olio toscano che origina l’attuale Olio Toscano Igp.
Eccellenze da degustare
Si comincia con il goloso binomio Pecorino Toscano Dop e Prosciutto Toscano Dop, presenti entrambi sul tagliere a disposizione dei gourmet. Quale l’invito da rivolgere a costoro? Semplicemente... Cut & Share! Tagliare a listelli il Pecorino Toscano Dop, sul tagliere presente sia il fresco che lo stagionato, e lasciare che, a come piace, il listello si lasci abbracciare dalla sottile fetta di Prosciutto Toscano Dop. Praticamente, sorta di «kamasutra culinario», le «posizioni» sono state degustate tutte e sono state tutte molto apprezzate. La performance del Pecorino Toscano Dop, sia fresco che stagionato, è proseguita con appetitoso transito in cucina dove ha opportunamente e ghiottamente incontrato un ospite campano: la Pasta di Gragnano Igp.
Ne è sortito un gustoso primo piatto: tortiglioni Pasta di Gragnano IGP al pesto. Il formaggio grattugiato adoperato per il pesto è il Pecorino Toscano Dop stagionato e l’olio è l’Olio Toscano Igp.
L’Olio Toscano IGP ha costituito l’essenza saporita del salmoriglio con il quale, in fulgida pratica fusion, sono stati poggiati freschissimi gamberi floridiani. Un incontro molto apprezzato che ha consentito ai gourmet di ampliare le loro conoscenze sul versatile uso che possono fare dei loro squisiti gamberi.
Toscano anche il vino che si è abbinato a queste delizie: Vernaccia di San Gimignano Docg Selvabianca 2020 by Il Colombaio di Santachiara. L’abbinamento si è rivelato perfetto! Questa Vernaccia si era già palesata ai gourmet deliziosamente abbinandosi al tagliere Cut & Share.
I gamberi floridiani hanno vissuto un'altra esperienza originale, anch’essa ben gradita dai gourmet. Sono stati avvicinati, pronti per carezzevoli abbracci, ad una fonduta di Pecorino Toscano Dop fresco. Dapprima increduli, dacché altro intingolo al di fuori di mediocre ketchup lo si ignorava, si è poi assistito ad un arrembaggio. È davvero un piatto di rilevante bontà e dagli eclettici usi a tavola: sia in ambito domestico e sia al ristorante.
Molto gradita la presenza dei Cantucci Toscani Igp. Magari da storcere il naso prima di provare, abituati come siamo all’immersione classica nel Vin Santo, fatto è che qui l’immersione è avvenuta nel bicchierino di Irish Cream ed il risultato è più che discreto!
Un grande risultato
Un evento di grande successo, a supporto ulteriore della bontà della prassi di comunicare con l’end user, a costui approcciandosi in edutainment, dacché è solo elevando la qualità della domanda che si può ragionevolmente ipotizzare un’offerta seria del vero made in Italy, così provando a debellare il flagello del fake.
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Alberto Lupini