Le discoteche contro la paura «Milano vuole tornare a ballare»
Il comparto, che conta mille aziende e 20mila lavoratori, ha visto completamente azzerati gli introiti. A questo si aggiunge la sofferenza di tutta la filiera con ulteriori decine di migliaia di posti di lavoro a rischio
28 febbraio 2020 | 18:18
Tra le imprese più colpite dall’emergenza sanitaria creata dalla diffusione del Coronavirus ci sono certamente quelle del settore dell’intrattenimento da ballo. A soffrire sono soprattutto i locali della Lombardia, dove le recenti disposizioni hanno previsto la chiusura totale di questo tipo di attività e il conseguente azzeramento degli introiti.
Si tratta di un comparto fondamentale per l’attrattività turistica italiana, composto da circa mille imprese che danno lavoro a 20mila persone, che ora vedono la loro posizione in bilico. Ma è tutta la filiera a essere in grande sofferenza. L’impossibilità di lavorare ha messo in crisi tutto il circuito, indotto compreso (società di ticketing, artisti e fornitori in primis).
Ecco perché l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo della Lombardia chiede a tutti i rappresentanti istituzionali, dal governatore Attilio Fontana al sindaco di Milano Beppe Sala, fino ai Ministeri competenti, di dare un forte segnale di ripresa alla comunità autorizzando la riapertura dei locali e la ripresa delle attività. È necessario tornare alla normalità e bisogna farlo anche attraverso luoghi di socialità come i locali da ballo.
Piste da ballo vuote in Lombardia
Si tratta di un comparto fondamentale per l’attrattività turistica italiana, composto da circa mille imprese che danno lavoro a 20mila persone, che ora vedono la loro posizione in bilico. Ma è tutta la filiera a essere in grande sofferenza. L’impossibilità di lavorare ha messo in crisi tutto il circuito, indotto compreso (società di ticketing, artisti e fornitori in primis).
Ecco perché l’Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo della Lombardia chiede a tutti i rappresentanti istituzionali, dal governatore Attilio Fontana al sindaco di Milano Beppe Sala, fino ai Ministeri competenti, di dare un forte segnale di ripresa alla comunità autorizzando la riapertura dei locali e la ripresa delle attività. È necessario tornare alla normalità e bisogna farlo anche attraverso luoghi di socialità come i locali da ballo.
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Alberto Lupini
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