Bergamo e Brescia: il turismo vola dopo la Capitale italiana della Cultura?

Successo per la Capitale italiana della Cultura a Bergamo e a Brescia, che ha portato a un boom di turisti (+48%). Soggiorni più lunghi e stranieri in aumento. Il nuovo obiettivo? Intercettare flussi extraeuropei

08 aprile 2024 | 11:58
di Renato Andreolassi

«L'alleanza virtuosa fra Bergamo e Brescia deve continuare, anche e soprattutto, dopo la Capitale italiana della Cultura». Ne sono più che mai convinti la sindaca di Brescia, Laura Castelletti, Andrea Poli, assessore alla Cultura, e Christophe Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo, che insieme hanno presentato i dati del turismo di Booking.com su Bergamo-Brescia 2023. Uno su tutti: nelle due città è stata superata la fase del turismo mordi e fuggi; chi arriva soggiorna almeno per un paio di giorni per scoprire le bellezze della Leonessa e della Città dei Mille. Altro dato rilevante per quel che riguarda Brescia (a Bergamo è più consolidato): i visitatori stranieri nel centro storico sono aumentati del 17%. Ben 729.812 vacanzieri provenienti in particolare da Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, Germania, Svizzera e Paesi Bassi.

 

Obiettivo turisti extraeuropei: l'alleanza Brescia-Bergamo guarda al futuro

«La prossima sfida è quella di intercettare il maggior numero di turisti extraeuropei provenienti dall'America, Canada e dai paesi africani oltre che India e Giappone. Dobbiamo concentrare le nostre iniziative - ha rimarcato Poli - verso quei mercati interessati a scoprire un'altra Italia, oltre alle tradizionali mete di Roma, Firenze, Milano e Venezia».

Impegno comune sottolineato da Sanchez. «Bergamo - ha rimarcato - può contare sulla carta dello scalo di Orio al Serio, base di arrivo e partenza di migliaia di visitatori del vecchio Continente e non solo». Aeroporto che proprio nei giorni scorsi è stato eletto come il più puntuale d'Europa.

Capitale italiana della Cultura, i dati finali di Bergamo e Brescia

Ancora alcuni dati sulla Capitale. Brescia è passata (più o meno anche Bergamo) dai 4 milioni di turisti del 2022, ai 6 milioni del 2023 con un incremento del 48%, con una media di 540mila presenze al mese. Cifra confermata dalla tassa di soggiorno passata da 800mila euro e un milione e 200 mila euro. Infine le considerazioni più attese e ''golose'': le transazioni finanziarie sono aumentate del 12% nel settore dell'abbigliamento e del 21% nei bar e ristoranti. Insomma, i turisti hanno scoperto i gioielli artistici ma anche la buona cucina, dai casoncelli allo spiedo... alla insuperabile polenta!

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Alberto Lupini


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