"Sweet pampepato": Terni rilancia il suo dolce simbolo con una kermesse enogastronomica

La città umbra lo celebrerà con una festa, in programma il prossimo anno, dal 22 al 24 novembre, nata dalla volontà di partire da questo dolce simbolo per raccontare, festeggiare e promuovere l’intero territorio

09 dicembre 2023 | 18:41
di Mariella Morosi

A Terni, la città umbra che vanta come patrono San Valentino, protettore degli innamorati, in prossimità delle feste natalizie ogni pasticceria espone profumate confezioni di Pampepato, il tradizionale dolce a base di frutta secca e cioccolato. Preparato sin dal XVI secolo è l'unico a vantare dal 2020 l'Igp, rispetto agli altri pur deliziosi analoghi prodotti regionali come quelli di Ferrara, Siena e Anagni. La città umbra lo celebrerà con una festa, in programma il prossimo anno, dal 22 al 24 novembre, nata dalla volontà di partire da questo dolce simbolo, che con un rigido disciplinare non teme confronti, per raccontare, festeggiare e promuovere l’intero territorio in tutti i suoi aspetti, enogastronomici storici, artistici e naturalistici.

Il progetto è stato presentato nella Sala Consiliare del Comune da Paola Agabiti, Assessore regionale alla programmazione europea,dalla presidente della Provincia Laura Pernazza, dal vice sindaco Riccardo Corridore, da Giorgio Mencaroni, Presidente Camera di Commercio Umbria, da Mauro Franceschini Presidente Confartigianato Imprese Terni, da Diego Petrelli in rappresentanza dei produttori certificati di Pampepato Igp e da Stefano Pellicciardi Amministratore Sgp Grandi Eventi. Un’eccellenza tipica - è stato sottolineato- racchiude in sé una storia, una tradizione e una cultura che oltrepassano i confini della sola cucina o pasticceria raccontando l’essenza e le radici di una terra.

Tanti eventi per conoscere e assaggiare il Pampepato di Terni Igp

Nei prossimi mesi saranno organizzati show cooking, degustazioni guidate e disfide gastronomiche per far conoscere a livello nazionale il Pampepato di Terni Igp e gli altri dolci della tradizione in modo innovativo, divertente e inaspettato, con grandi cuochi e maestri della pasticceria nazionale.

Moltissimi eventi coinvolgeranno la città e il suo centro storico e in una vasta area espositiva le migliori aziende produttrici potranno far degustare, conoscere e vendere le proprie creazioni, dal Pampepato agli altri dolci tipici dell’Umbria. Saranno invitate anche altre regioni con le loro eccellenze dolciarie e un vasto spazio sarà dedicato alla cioccolateria artigianale, un'altra antica tradizione umbra. Il centro storico della città sarà il palcoscenico di cortei, rievocazioni storiche in costume, spettacoli itineranti e performance artistiche e musicali.

Pasticceri e professionisti in gara in nome del Pampepato

Spazio anche a disfide e premi per rendere l’iniziativa ancor più coinvolgente. Prevista anche una competizione rivolta a esperti del settore enogastronomico, pasticceri e produttori e l’assegnazione del premio “PamPepita”, aggiudicato ad una personalità che più ha contribuito a diffondere la cultura enogastronomica ternana e umbra, a livello nazionale e internazionale.

«L'Umbria delle eccellenze enogastronomiche è oramai una realtà di fatto - ha detto Paola Agabiti - tanto che la guida Lonely Planet l'ha inserita nelle trenta mete più consigliate per il food». Giorgio Mencaroni della Camera di Commercio, che aveva fortemente sostenuto la certificazione del Panpepato, ha auspicato con Sweet Pampepato un più forte legame tra dolce e territorio per una maggiore attrattività turistica.

Come è fatto il Pampepato Igp

Ma come è fatto il Pampepato Igp, come detta il disciplinare? Qualità degli ingredienti, anzitutto, che sono noci, nocciole, mandorle, pinoli, cioccolato fondente, arancia e cedro canditi, uva passa, miele, caffè liquido, cacao amaro in polvere, pepe, cannella, noce moscata, mosto cotto e farina. Un disciplinare che non sempre viene rispettato in tutto il suo rigore nelle preparazioni casalinghe perchè ognuno lo prepara secondo le proprie abitudini e con gli ingredienti di cui dispone.

Originariamente era un dolce meno ricco di sapori per l'alto costo degli ingredienti, non accessibile a tutti, ma sempre creato per celebrare le feste natalizie e anche oggi resta essenzialmente un prodotto artigianale. Si usa scambiarlo tra famiglie insieme a un rametto di vischio. Forse arrivò dall'Oriente con le carovane che portavano le spezie, ma qui c'è anche un ingrediente segreto locale: la sapa o mosto cotto. Il pampepato ternano - la cui prima ricetta scritta risale all'Ottocento - viene preparato rigorosamente l'8 dicembre, giorno dell'Immacolata Concezione, all'inizio delle festività natalizie ma il periodo, a volte, si prolunga fino al 14 febbraio, giorno di San Valentino.

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Alberto Lupini


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