Zucchi riscopre le cultivar di ulivo Un lungo viaggio nella biodiversità

L'oleificio cremonese promuove la cultura dell'olio extravergine d'oliva attraverso una sezione del suo sito internet sviluppata con l'università di Piacenza. Un modo per conoscere meglio il patrimonio olivicolo mondiale

01 luglio 2020 | 17:30
Raccontare la biodiversità delle cultivar di ulivo presenti in natura per avvicinare il pubblico al mondo dell’olio extravergine d’oliva. È quanto si prefigge l’Oleificio Zucchi che ha ridisegnato parte del suo sito internet (www.zucchi.com), introducendo una nuova sezione dedicata proprio alla diffusione della cultura dell’olio. Si tratta di una vera e propria mappa del mondo che racconta la biodiversità varietale delle cultivar di ulivo presenti in natura.

Le cultivar nel mondo

Il termine cultivar nasce dalla contrazione dell’espressione inglese cultivated variety e si riferisce a una varietà di pianta coltivata che abbia un insieme specifico di caratteri morfologici, fisiologici e agronomici. Nel caso dell’ulivo, non si tratta dunque di varietà botaniche, ma di tipologie di Olea europaea adattate, oltre che dalle condizioni ambientali, dall’intervento dell’uomo, che nel tempo ha selezionato quelle più vocate ai diversi territori e destinazioni d’uso.

Attraverso la nuova sezione del sito Zucchi, è possibile scoprire le caratteristiche delle varietà di olive più diffuse in natura, uno straordinario patrimonio che permette di ottenere una gamma infinita di oli evo, ciascuno con un proprio profilo organolettico specifico. Il tipo di cultivar, infatti, concorre in modo sostanziale a determinare le proprietà chimiche ed organolettiche dell’olio: da ogni cultivar derivano precise caratteristiche chimiche e di conseguenza precisi bouquet, profumi e sapori.

«L’olio è un patrimonio dell’umanità, che si esprime con profumi e sapori diversi a seconda delle diverse parti del mondo dalle quali provengono le olive. Con questa iniziativa vogliamo trasmettere ai nostri consumatori la stessa passione che caratterizza il nostro lavoro da 210 anni, aiutando a diffondere una cultura, quella dell’olio, che fa da sempre parte del nostro Dna», sottolinea Alessia Zucchi, ad di Oleificio Zucchi.

La nuova sezione del sito nasce dalla collaborazione tra Oleificio Zucchi e l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Campus di Piacenza, che ha dato ad un proprio studente la possibilità di completare il suo percorso di studio in azienda, fianco a fianco con gli agronomi e i blendmaster Zucchi. Insieme, hanno elaborato un documento user-friendly, che permetterà a tutti i visitatori del sito di conoscere meglio l’immenso patrimonio olivicolo mondiale.

Per informazioni: www.zucchi.com

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Alberto Lupini


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