Tutto il gusto del Cacciatore in un panino, il Consorzio celebra il salame Dop

Con una gara fra ospiti vip e un menu stellato firmato dal cuoco Giuseppe di Iorio, l'Aroma Restaurant di Roma è stato il palcoscenico per scoprire sapori e abbinamenti di uno dei salumi più consumati d'Italia

22 novembre 2021 | 13:10
di Mariella Morosi

In occasione della prima Giornata mondiale del panino italiano del 21 novembre, indetta dall'omonima Accademia, il Cacciatore Dop, quel gustoso salamino che tutti conosciamo nel pane come merenda o sul tagliere come aperitivo, è stato celebrato all'Aroma Restaurant di Palazzo Manfredi. L'evento, sulla suggestiva terrazza di fronte al Colosseo, organizzato dal Consorzio di tutela del Cacciatore italiano con il sostegno del ministero delle Politiche agricole, ha dimostrato come questo popolare salume della più consolidata tradizione nostrana possa essere protagonista in ogni appuntamento col gusto e in tutte le ore.

 

Gara tra vip e menu stellato per celebrare il gusto del Cacciatore

È stato infatti al centro di una gara tra vip e personaggi dello spettacolo nel convenzionale abbinamento a un panino, ma è anche entrato come ingrediente in un intero menu creato per l'occasione dal cuoco stellato Giuseppe Di Iorio, dall'antipasto al dolce, dimostrando un'inedita e sorprendente versatilità. Inserito a fette in panini e focacce, del tutto diverse come forma e composizione e abbinato a salse, verdure e formaggi, ha visto cimentarsi in una competizione semiseria il comico e cabarettista Antonio Giuliani, l'architetto e interior design nonchè conduttore tv Diego Thomas, l'attrice e ballerina Samantha Togni e lo stesso chef Di Iorio. La giornalista Federica De Denaro ha presentato i vari momenti della manifestazione. Nonostante la fantasia e il gusto negli abbinamenti dimostrati dai concorrenti, non ci sono stati nè vincitori nè vinti in quanto tutti i panini sono stati giudicati più che gustosi e attraenti nell'aspetto finale. 

 

Apprezzatissimo anche il menu ideato da Giuseppe De Iorio per l'occasione, armonizzando il gusto del cacciatore ad ingredienti freschi e mediterranei. Persino l'assaggio del dessert - Maritozzo con crema al cioccolato e croccanti scaglie di cacciatorino - ha cancellato qualche perplessità iniziale. Il resto del menu ispirato anche all'autunno - Millefoglie di robiola castagne e cacciatorino con salsa di cachi, Mezze maniche al ragu vegetariano con polvere di cacciatorino e pane profumato alle erbe e Faraona farcita con cacciatorino e salsa al vino rosso - ha dimostrare come l'insolito ingrediente abbia tutte le carte per diventare comprimario di un'esperienza gastronomica di alto livello.

 

Le proprietà del Cacciatore Italiano Dop

Questo salamino, secondo varie ricerche di mercato, si è rivelato più volte al top delle scelte dei consumatori. Di piccolo formato - non può superare i 200 grammi secondo il disciplinare - rispetto al passato contiene meno grassi, sale e colesterolo, pur mantenendo il suo gusto inconfondibile. Come ha detto il responsabile del Consorzio di tutela del Cacciatore Italiano Dop, Gian Luigi Ligasacchi, è notevole il suo apporto nutrizionale in termini dei cosiddetti “grassi buoni”, di vitamine del gruppo B, di fosforo, di potassio e di sali minerali.

 

L'origine dei "cacciatorini"

Anche i cacciatorini, come tutte le eccellenze italiane, hanno radici nella tradizione. Li confezionavano i contadini "in filzetta" (legati in filo con lo spago)  per farne omaggio ai signori che venivano a cacciare sui loro terreni. Era uno snack perfetto da mettere nella bisaccia per rinfrancarsi dalle fatiche dell'inseguimento delle prede. Ma l’origine di questo prodotto risale agli etruschi, cacciatori di cinghiali e poi allevatori del suo cugino addomesticato, il maiale. Venti secoli fa nei loro territori, dalla Pianura Padana alla Toscana fino ai confini con la Magna Grecia, furono loro a fondare le radici della salumeria italiana. I Romani, successivamente, durante la loro espansione , ne diffusero il consumo.

 

 

Panino all'italiana, un pasto completo e creativo

Ma può un panino ritenersi un alimento sano? Certamente sì, basta usare piccole accortezze che aiuteranno a creare un equilibrio che rispetti gusto e nutrizione: «Spesso temiamo che il pane o un panino farcito faccia ingrassare e lo allontaniamo dalla nostra alimentazione - ha spiegato la biologa nutrizionista Valentina Galiazzo - ma scegliendo ingredienti di qualità e se abbinato correttamente ad una fonte proteica, di grassi e di fibre, costituisce un pasto completo che possiamo consumare in qualsiasi momento della giornata, magari abbinando le fette di salame a formaggi o verdure e adoperando pani integrali». È la creatività di chi lo assembla che può fare la differenza in panino all’“italiana”, combinando i sapori e riannodando il legame con il territorio e con i prodotti tipici.

 

Aroma Restaurant
Via Labicana, 125 - 00184 Roma
Tel. 06 97615109
www.aromarestaurant.it

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