Molino Dallagiovanna si allarga Aperto il nuovo impianto produttivo

Alla presenza delle autorità sabato 14 settembre è stato inaugurato a Gragnano Trebbiense (Pc) il nuovo stabilimento dell'azienda, ora completamente tecnologico

17 settembre 2019 | 10:00
di Emanuela T. Cavalca
Si erge imponente agli occhi del visitatore nelle campagne piacentine e dimostra quanto questa azienda sia all’avanguardia e pronta a soddisfare le esigenze di mercato.


La tecnologia alla base del nuovo stabilimento di Molino Dallagiovanna

Infatti basta dare un'occhiata ai dati economici per comprendere l’entità della crescita: una produzione giornaliera di 3mila quintali di farine, 450 tipologie e una gamma di preparati senza glutine e senza lattosio, semilavorati per la pizza, pasta e pane, un volume d’affari pari a 28,5 milioni di euro e un export in 50 Paesi.

Quando si entra nell’impianto nuovo troviamo 18 laminatoi Bulher con una macinazione lenta e fredda: tutto controllato e gestito da computer. Sono passati quasi due secoli da quando nel 1832 il grano era trasportato dagli agricoltori sui calessi per essere macinato. In passato era tutto a mano, oggi invece ci sono solo macchine che scelgono, separano, setacciano e macinano.


Nel 1949 assumono la guida del Molino Guido, Renzo e Vittorio Dallagiovanna che, con grande spirito industriale, costruiscono (dove attualmente ci sono i silos dei grani) il primo molino a cilindri, seguito da un secondo nel 1953. Seguono altri cambiamenti dell’azienda: il secondo molino a cilindri e un ampliamento del magazzino nel 1971, poi nell’84 arrivano i silos in cemento armato. D’ora in poi la tecnologia farà da padrone: dalla miscelazione automatica del grano e delle farine allo stoccaggio, dal moderno laboratorio di analisi al laboratorio di panificazione interno che testa la performance delle farine. Infatti, qui viene controllata e analizzata la forza, l’elasticità e la resistenza del prodotto.

La collaborazione con grandi maestri della pasticceria come Iginio Massari, importanti chef, l’Accademia Maestri Pasticceri Italiani e la scuola di formazione Cast Alimenti fa sì che il Molino Dallagiovanna riesca ad offrire una produzione di alto livello. Ogni singola fase produttiva viene seguita e monitorata attentamente: basti pensare che tutto il grano, dopo una prima pulitura ad aria, viene lavato completamente per eliminare impurità, ammorbidire il chicco, facilitandone la molitura. Il grano viene immagazzinato per tipologia in moderni silos che utilizzano la tecnologia del freddo per evitarne il surriscaldamento.


La ricerca della qualità è al centro della filofosia aziendale

Attualmente l’azienda è guidata dalla sesta generazione: Pier Luigi, Sergio, Andrea Dallagiovanna insieme ai figli. È la famiglia che, personalmente, seleziona solo le più pregiate qualità di grani, di cui alcune coltivate in filiera controllata. Elevata qualità e sicurezza alimentare sono i requisiti fondamentali di Molino Dallagiovanna. Per questo motivo l’azienda ha messo a punto un rigoroso sistema di gestione della qualità e della sicurezza alimentare. Infatti, ai fornitori richiede sempre la scheda dei grani per conoscere i trattamenti effettuati sul campo durante la semina.

Dal 2000 l’azienda è strutturata con un Sistema di gestione della qualità conforme ai requisiti della norma ISO 9001. Da allora tutte le fasi della filiera produttiva sono controllate dal Consorzio per il controllo dei prodotti biologici (Ccpb), che garantisce la sola origine italiana delle materie prime.


Il nuovo impianto produttivo a Gragnano Trebbiense (Pc)

L’azienda propone una farina “a km 0” ottenuta dalla macinazione di grani esclusivamente piacentini. Ogni farina viene confezionata in sacchi con chiusura a valvola termosaldata a ultrasuoni per impedire contaminazioni e fuoriuscita. Le farine, infine, vengono messe a riposare prima di essere vendute sul mercato.

Per informazioni: www.dallagiovanna.it

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