L’Evo, un toccasana per la salute Crescono i consumi in tutto il mondo
L'extravergine di oliva viene promosso a "farmaco" per prevenire l'infarto e le altre malattie del cuore negli Stati Uniti, smentendo quanti vorrebbero tassarlo e marchiarlo con bollini neri e semafori rossi
03 gennaio 2019 | 12:46
di Matteo Scibilia
In particolare l'agenzia per la salute alimentare degli Stati Uniti suggerisce di scrivere sulle bottiglie che il consumo di circa mezzo cucchiaio di olio senza aumentare le calorie complessive assunte quotidianamente garantisce un importante effetto di prevenzione per la salute.
La decisione della Fda rappresenta una risposta ai bollini allarmistici e alle tasse ingiustificate sostenute da alcuni Paesi con una risoluzione che esorta gli Stati Membri dell'Onu a adottare sistemi di etichettatura ingannevoli e politiche fiscali punitive per i cibi considerati pericolosi per la salute perché ricchi di grassi, zuccheri o sale, da discutere all'Assemblea Generale a New York entro il 2018.
Un marchio infamante che favorisce i prodotti artificiali e colpisce già oggi ingiustamente le confezioni di extravergine Made in Italy vendute dalla Gran Bretagna al Cile dove vengono apposti semafori rossi o bollini neri per disincentivare il consumo del prodotto base della dieta mediterranea, considerato da sempre un elisir di lunga vita.
La promozione conquistata negli Usa rappresenta un ulteriore riconoscimento degli effetti positivi sulla salute associati al consumo di extravergine che ha determinato negli ultimi venticinque anni un vero e proprio boom degli acquisti, con una crescita a livello mondiale del 49% che ha cambiato la dieta dei cittadini in molti Paesi.
Un fenomeno particolarmente evidente negli Stati Uniti dove il consumo di olio di oliva è addirittura triplicato nello spazio di una generazione, arrivando alla cifra record di 315 milioni chili (+174%) e facendo salire gli Usa al terzo posto dopo Italia e Spagna tra i maggiori acquirenti.
Ma la crescita dell'olio d'oliva sulle tavole di tutto il mondo è avvenuta in modo vorticoso anche in altri importanti Paesi a partire dal Giappone dove i consumi sono aumentati di 8 volte raggiungendo i 55 milioni di chili.
In Gran Bretagna si è registrata una crescita del 247,6% fino a 58,4 milioni di chili e in Germania l'incremento è stato del 359,7% fino ai 61,6 milioni di chili.
Una rivoluzione nella dieta delle famiglie si è verificata anche in Paesi come il Brasile dove l'aumento è stato del 313% per un totale di 60 milioni di chili, la Russia con una crescita del 233% anche se le quantità restano limitate a 20 milioni di chili, il Canada con 39,5 milioni di chili e un incremento del 229% e la Francia che con un progresso del 154% ha superato i 111 milioni di chili.
L’extravergine è l’unico olio a essere prodotto solamente spremendo le olive, senza l’aiuto di solventi chimici. È particolarmente ricco di acidi grassi monoinsaturi, che tra le sostanze grasse sono le più attive per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari, e povero invece di grassi saturi, responsabili dell’aumento dei livelli di colesterolo nel sangue e direttamente legati a problematiche come l’occlusione delle arterie, l’arteriosclerosi, l’infarto del miocardio.
Abbonda anche in acido oleico, un grasso monoinsaturo capace di regolare i livelli di colesterolo (riduce il livello di colesterolo LDL, “cattivo”, rispetto al livello del colesterolo HDL, “buono”). L’acido oleico previene le lesioni arteriose e riduce il rischio di infarto, ictus, trombosi e coronaropatie in genere.
L’olio extravergine di oliva è il solo condimento che si inserisce nello svezzamento dei lattanti perché contiene grassi polinsaturi essenziali w6 e w3 in corretto rapporto tra loro, analogamente a quanto avviene nel latte materno.
A distinguere gli oli extravergini dagli altri oli è anche il contenuto di polifenoli, antiossidanti molto particolari. Normalmente, in natura, l’olio viene accumulato all’interno di un seme: succede per la nocciola, la soia, il girasole e così via. E così i polifenoli diventano importanti anche per la nostra salute: proteggono l’integrità delle membrane cellulari, garantendo una difesa contro la formazione e lo sviluppo di molti tipi di tumori, e sembra siano anche in grado di contrastare la perdita di memoria e l’alterazione delle altre funzioni cognitive legata all’invecchiamento.
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Alberto Lupini