Winelivery, un 2020 da record Il vino a domicilio piace agli italiani
L'app per la consegna a casa di bottiglie di vino pronte per essere degustate alla giusta temperatura archivia un anno in cui ha sestuplicato il fatturato a quota 7,5 milioni di euro. Nuovi progetti per il 2024
02 febbraio 2021 | 12:45
Il 2020 è stato l'anno del delivery. E a raccoglierne i frutti è stata Winlivery. L'app dedicata alla consegna a domicilio entro 30 minuti di vini pronti a essere consumati alla giusta temperatura ha chiuso l'anno con un fatturato consolidato di 7,5 milioni di euro. Una crescita di sei volte rispetto al risultato del 2019.
Gli ingredienti del successo
A determinare la positiva performance è stato sia l'incremento dell'utilizzo del servizio nelle aree in cui era già attivo prima della pandemia (consolidando quindi la posizione di Winelivery nei mercati iniziali), sia l'ampliamento della rete (a partire dai 700mila download registrati fra la popolazione italiana). Ad oggi, infatti, il network di store associati tocca quota 60 punti vendita con servizio express in tutte le principali città italiane.
Finanziamenti e progetti futuri
Numeri e trend giunti in un anno di svolta per Winelivery anche in termini di funding. Dopo tre precedenti round di finanziamento, che avevano portato in cassa quasi 1,7 milioni di investimento versati da oltre 450 soci, la società fondata e amministrata da Francesco Magro ne ha messo a segno un quarto, concluso a dicembre. L'operazione ha visto la riconferma della fiducia dei soci, tra cui Gellify Digital Investment, e l’ingresso di un pool ristretto di nuovi soci sinergici al progetto. La raccolta, di cui Winelivery non ha però precisato l’ammontare, sarà destinata alla realizzazione del piano di sviluppo del quadriennio 2021-2024. Un progetto che «che porterà Winelivery ad aumentare la capillarità e diffusione del servizio, consolidando quindi la propria leadership in un segmento che, in Italia, ha creato da zero», si legge in un comunicato.
Winelivery, un 2020 da record: fatturato a 7,5 milioni di euro
Gli ingredienti del successo
A determinare la positiva performance è stato sia l'incremento dell'utilizzo del servizio nelle aree in cui era già attivo prima della pandemia (consolidando quindi la posizione di Winelivery nei mercati iniziali), sia l'ampliamento della rete (a partire dai 700mila download registrati fra la popolazione italiana). Ad oggi, infatti, il network di store associati tocca quota 60 punti vendita con servizio express in tutte le principali città italiane.
Finanziamenti e progetti futuri
Numeri e trend giunti in un anno di svolta per Winelivery anche in termini di funding. Dopo tre precedenti round di finanziamento, che avevano portato in cassa quasi 1,7 milioni di investimento versati da oltre 450 soci, la società fondata e amministrata da Francesco Magro ne ha messo a segno un quarto, concluso a dicembre. L'operazione ha visto la riconferma della fiducia dei soci, tra cui Gellify Digital Investment, e l’ingresso di un pool ristretto di nuovi soci sinergici al progetto. La raccolta, di cui Winelivery non ha però precisato l’ammontare, sarà destinata alla realizzazione del piano di sviluppo del quadriennio 2021-2024. Un progetto che «che porterà Winelivery ad aumentare la capillarità e diffusione del servizio, consolidando quindi la propria leadership in un segmento che, in Italia, ha creato da zero», si legge in un comunicato.
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Alberto Lupini