Wine&TheCity, il vino come occasione di esperienze sul territorio

Abbiamo intervistato Donatella Bernabò Silorata, ideatrice della rassegna che, giunta alla 14ª edizione, si svolge a Napoli. Iniziata il 31 maggio, si concluderà il 23 giugno

09 giugno 2022 | 15:22
di Vincenzo D’Antonio

Lo scorso 31 maggio ha avuto inizio a Napoli la quattordicesima edizione di Wine&TheCity. La rassegna chiuderà il 23 giugno. Wine&TheCity nasce nel 2008 a Napoli da un’idea di Donatella Bernabò Silorata e da allora conserva tenacemente la propria identità di impresa culturale privata. L’idea creativa che muove il progetto, ogni anno diverso nelle sue proposte, è il vino inteso come collettore e moltiplicatore di opportunità, come occasione di esperienze ed esplorazioni sul territorio.

«Coltiviamo ebbrezza creativa, mettiamo in moto la città, andiamo alla scoperta di luoghi mai visti o semplicemente dimenticati. Siamo nomadi e trasversali, parliamo molti linguaggi. Ci piace la contaminazione, sovvertiamo gli stereotipi. Crediamo nella pluralità di voci e nel vino come espressione culturale» è il manifesto della rassegna che dal 2008 ha cambiato il maggio napoletano.

Incontriamo Donatella dopo la prima settimana di svolgimento di Wine&TheCity e ne consegue piacevole ed interessante conversazione.

Wine&TheCity, presente e futuro del vino a Napoli 

Ciao, Donatella. Quando ideasti Wine&TheCity, come immaginasti di attrarre i produttori di vino e gli esercenti?
Wine&TheCity è nato nel 2008 senza alcun pensiero strategico, nessun progetto vero e proprio. Fu piuttosto un divertissement e anche una piccola sfida. All’epoca ero capo ufficio stampa di Vitignoitalia che per la prima volta si svolgeva a Castel dell’Ovo ed io immaginai di creare un fuori salone del vino così come a Milano esiste un fuori salone del mobile. Convocammo con altrettanta spontaneità le aziende vinicole a presentare i propri vini in luoghi non deputati generalmente alla degustazione: boutique, gioielliere, show room. Accettarono senza alcuna esitazione.

Insomma, è l'elogio del guizzo creativo. Man mano, edizione dopo edizione, hai saputo e voluto coinvolgere anche altri player, penso alle sedi museali e, in qualità di sponsor, a grandi aziende e alle istituzioni locali.  come hai agito per perseguire questo obiettivo?
Negli anni Wine&TheCity ha piano piano acquisito una sua identità, staccandosi anche da fuori salone di Vitignoitalia; il pubblico rispondeva bene ed io sono una persona a cui non piace ripetere le stesse cose, per questo di anno in anno Wine&TheCity ha aggiunto tessere ad un mosaico sempre più complesso. Alle boutique ho aggiunto giardini, palazzo e siti storici, tra i primi le Catacombe di San Gennaro, la Gaiola a Posillipo. Più cresceva la notorietà del progetto, più è stato facile approcciare le sedi museali, ma non solo. Wine&TheCity è entrato anche al Carcere minorile di Nisida sposando un progetto sociale a sostegno dei ragazzi detenuti; nel 2017 abbiamo festeggiato il Decennale al Museo Nazionale Archeologico. Abbiamo portato la nostra ebbrezza creativa.

Quanto impatta come mole di lavoro nella tua company questo evento? La domanda diviene: ma è vero che cominci ad organizzare l'edizione 2023 il giorno successivo alla chiusura di questa edizione 2022?!?
Generalmente, ti parlo di prima della pandemia, il cantiere di lavori di Wine&TheCity veniva aperto nel mese di ottobre/novembre, diciamo che occorrono circa nove mesi di gestazione. La mole di lavoro è cresciuta negli anni e sicuramente impatta molto sul lavoro e sulla vita quotidiana. A realizzare la rassegna è sempre la stessa squadra, siamo circa 6 / 7 donne, ciascuna con un proprio ruolo. Irene Bernabò, mia socia e cugina, è un pilastro fondamentale. Perché se a me piace progettare e creare, coltivare relazioni, lei è la persona che fa in modo che tutto quadri. C’è Giustina Purpo che da sempre ci affianca con la sua capacità sugli eventi speciali e le relazioni istituzionali e c’è la squadra Dipunto studio che segue segreteria organizzativa e ufficio stampa. Quando finiamo una manifestazione non abbiamo le forze nè il tempo per pensate alla successiva, ci prendiamo un giusto e meritato riposo.

Hai pensato ad un Wine&TheCity dove, operando manifestamente in trasferta, la city non sia Napoli ma una località all'estero dove però porti un pò di Napoli?
Negli anni ci hanno chiesto di replicare il format anche in altre città, sia in Italia che in Europa. Ci piacerebbe anche, ma richiederebbe sponsor forti e una squadra operativa più organizzata. Noi siamo una piccola impresa ostinatamente e orgogliosamente privata, senza alcun contributo pubblico, con tante idee, ma dobbiamo fare i conti con la fattibilità. Se domani mattina arrivasse un committente serio porteremmo il nostro progetto oltre confine senza alcuna esitazione.

Dicevi del meritato riposo. dove andrai in villeggiatura?
Ho un punto fermo che è l’isola di Stromboli, dove mi piace tornare ogni estate da più di 15 anni. L’isola rappresenta per me il ricordo delle villeggiature di una volta: la stessa casa, gli stessi riti, gli amici. Quest’anno ci tornerò per una decina di giorni, poi vorrei andare in Grecia. L’Egeo resta per me “il mare” per eccellenza.

A proposito di isole e di Procida capitale della cultura in anno corrente, sai che ci sarà nel fine settimana la convention nazionale delle donne del vino proprio di fronte a Procida, nei Campi Flegrei. è concomitanza voluta con Wine&TheCity oppure no?
Lo so, ho partecipato all’inizio alla fase progettuale della convention con Valentina Carputo delegata regionale. La concomitanza è una casualità, Wine&TheCity si è sempre svolta nel mese di maggio, quest’anno tra pandemia e conflitto in Ucraina, abbiamo slittato lo svolgimento a giugno.

Il contenuto del calice del tuo aperitivo di stasera, me lo dici?
Mi piacciono i bianchi dell’Irpinia. Poi deciderò all’istante quale tra questi!

Ho aperta dinanzi a me l'agenda (quella cartacea) dell’anno 2023. Mi fai fare save the date di Wine&TheCity edizione 2023?
Segna per ora il mese di maggio, ma non perdere di vista il prossimo autunno: abbiamo qualche idea in progress.

Va bene, sarà fatto! 
Ci conto! Ciao, Vincenzo. 

 

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