Wine Paris e Raw Wine Paris 2024: Parigi capitale del vino da domani
Attesi sotto la Tour Eiffel centinaia di produttori e professionisti del settore da tutto il mondo. Ampia la rappresentanza italiana alle due fiere, che hanno focus e obiettivi diametralmente opposti
Sono centinaia i produttori di vino italiano che, proprio in queste ore, stanno salendo su un aereo (o su un treno) per la Francia. Destinazione Parigi, chi per Wine Paris 2024 (Expo Porte de Versailles, 12-14 febbraio) chi per Raw Wine Paris 2024 (Espace Clacquesin, 11-12 febbraio). Fiere con obiettivi e tematiche nettamente contrapposte, che proiettano la capitale francese al ruolo di capitale mondiale del vino, almeno per i prossimi giorni. Wine Paris raggrupperà quest’anno 4.026 espositori e 40 mila professionisti del settore provenienti da ogni angolo del pianeta, per degustare il meglio della produzione internazionale - con particolare focus sulla produzione francese - e assistere a 122 appuntamenti tra conferenze, dibattiti e masterclass. Tra gli altri è previsto l'esordio dei vini delle Marche, con l'Istituto marchigiano di tutela vini presieduto da Michele Bernetti.
Wine Paris vuole essere anche un trampolino di lancio per i giovani produttori alla ricerca di una rete di distribuzione o di un buyer per i loro prodotti, in Francia o all'estero. A loro sarà dedicata una sezione distinta, che prende il nome di “Nouvelle vague”. Spazio anche a “Be Spirits”, uno spazio riservato ai protagonisti del mondo dei superalcolici e dei mixologist, per degustazioni, scoperte e incontri commerciali. Ampio il programma “Off”, che coinvolge diversi quartieri della capitale francese in attività collaterali, legate al mondo del vino e degli spirits. Ed è forse questo l’unico punto in comune tra Wine Paris e Raw Wine Paris 2024, fiera itinerante tra le più importanti a livello internazionale per il mondo dei vini naturali e artigianali, con tappe in diversi continenti e metropoli (Los Angeles, Tokyo, New York, Toronto, Copenhagen, Montreal e Berlino).
Raw Wine si definisce «la più vasta comunità di persone che coltivano, producono, vendono, bevono vino pulito che nasce in un ambiente pulito - puro succo d'uva fermentato con pochi o nessun additivo da vigne coltivate senza l'uso di fertilizzanti sintetici, pesticidi, erbicidi o fungicidi, il che significa che le piante e i terreni prosperano». Quella del 2024 è la seconda edizione parigina di Raw Wine. I numeri, pur essendo la Fiera molto seguita, sono ovviamente inferiori a quelli di Wine Paris. Saranno 156 i vignaioli presenti provenienti da tutta Europa. Buona la rappresentanza italiana, con 24 produttori da Veneto, Piemonte, Toscana, Abruzzo, Sicilia, Emilia-Romagna, Molise e Lombardia, tra cui Marina Marcarino, presidente del Consorzio Albeisa, con la sua Punset.
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Alberto Lupini