Virus, Fivi - Vignaioli indipendenti chiede il rinvio di Vinitaly al 2021
La Federazione italiana vignaioli indipendenti ha chiesto a Verona Fiere di far slittare l’edizione di giugno direttamente all’anno prossimo. Rischi e lavoro in vigna le motivazioni
12 marzo 2020 | 12:37
Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, ha chiesto a Verona Fiere lo slittamento al 2021 di Vinitaly. La richiesta, presentata durante ilconfronto tra Verona Fiere e i presidenti di filiera, arriva per l’effettiva difficoltà delle cantinea conduzione familiare di essere fisicamente presenti nelle nuove date di giugno, periodo in cui il lavoro in vigna è tanto, ma anche per la situazione di emergenza che coinvolge in questo momento non solo il nostro Paese, ma anche altri Stati europei e del resto del mondo.
«Ci siamo confrontati internamente sulla questione di un Vinitaly a giugno - dichiara Matilde Poggi - e la maggioranza dei 220 vignaioli che avevano già dato adesione alla fiera si è detta favorevole ad uno slittamento al 2021. Fivi è stata l’unica associazione tra le presenti alconfronto con Verona Fiere che ha presentato questa posizione. Se, nonostante la nostra
richiesta, Vinitaly 2020 verrà confermato, ci riserviamo di avviare un confronto con Verona Fiere per valutare a fine emergenza i termini di una nostra eventuale partecipazione».
Il consiglio di Fivi
«Ci siamo confrontati internamente sulla questione di un Vinitaly a giugno - dichiara Matilde Poggi - e la maggioranza dei 220 vignaioli che avevano già dato adesione alla fiera si è detta favorevole ad uno slittamento al 2021. Fivi è stata l’unica associazione tra le presenti alconfronto con Verona Fiere che ha presentato questa posizione. Se, nonostante la nostra
richiesta, Vinitaly 2020 verrà confermato, ci riserviamo di avviare un confronto con Verona Fiere per valutare a fine emergenza i termini di una nostra eventuale partecipazione».
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Alberto Lupini
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