Vino e olio, ancora troppe scorte Bellanova: Lavoriamo per smaltirle
Le quantità ancora invendute stanno diminuendo, rispetto alle ultime settimane, ma si parla ancora di cifre altissime se confrontate con la media degli anni passati. Il rischio è crollo dei prezzi e della qualità
21 luglio 2020 | 15:15
Il problema delle giacenze di olio e vino in cantine e frantoi prosegue, ma tende a diventare meno urgente rispetto alle ultime rilevazioni. Sono 43,3 milioni gli ettolitri di vino ancora negli stabilimenti enologici italiani, in calo del 2% rispetto allo scorso 8 luglio e stock inferiori del 2,4% rispetto a un anno fa. In riduzione anche i depositi di olio di oliva rispetto all’ultima rilevazione, anche se si tratta di numeri ancora molto alti (+36,4%) se rapportati allo scorso 15 luglio 2019.
Sono on line sul sito del Mipaaf i report settimanali delle giacenze nazionali di vino ed olio, "Cantina Italia" e "Frantoio Italia", redatti dall’Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero delle Politiche Agricole. Uno strumento fondamentale per produttori e operatori, che consente di sapere settimanalmente la quantità di stoccaggio di vino e olio presenti sul territorio nazionale.
«Il lockdown ci ha dimostrato tutta la centralità della filiera agroalimentare, ma anche le sue fragilità. Il vino e l'olio sono stati due dei settori maggiormente coinvolti dal blocco dei canali commerciali causati dall'emergenza sanitaria e proprio per questo abbiamo deciso fin da subito di garantire un'informazione settimanale immediata, semplice, per consentire ai produttori e agli operatori del settore di sapere la quantità di giacenze di olio e vino presenti sul territorio nazionale e scongiurare fenomeni speculativi e pratiche sleali che colpiscono il made in Italy e danneggiano la nostra reputazione», ha sottolineato il ministro alle Politiche agricole, Teresa Bellanova.
«L’emergenza alimentare sta tornando nella norma ma quella economica e sociale va ancora gestita con grande attenzione. Le giacenze di vino sono in linea con quelle dello scorso anno mentre l'olio sta soffrendo maggiormente per gli effetti del lockdown. Stiamo intervenendo su più fronti per alleggerire il mercato ed evitare una sovraproduzione che potrebbe ripercuotersi non solo sull'andamento dei prezzi, ma anche sull'immagine delle nostre produzioni di qualità, ormai prossimi alla vigilia della nuova vendemmia e della campagna olivicola. Sono particolarmente grata agli ispettori e alle ispettrici dell’Icqrf, che con il loro impegno stanno consentendo al Mipaaf di essere l’unico al mondo a fornire questo servizio settimanale».
Nel dettaglio, per quanto riguarda il settore enologico, rispetto a un anno fa è stata osservata una riduzione del 2,4 % per i vini, del 7,3% per i mosti e del 64,3% per il vino nuovo in fermentazione rispetto alla stessa settimana dello scorso anno. Il 58% del vino in Italia è detenuto nelle cantine delle regioni del Nord: nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale. Il 52,6% del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del rosso (56%). Il 25,9% del vino è Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso.
Per quanto riguarda lo stock di olio detenuto in Italia il (311.113 tonnellate), il 69,6% è rappresentato da olio extravergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio evo, il 57,7% (124.924 t) è di origine italiana e il 34,9% è di origine Ue. Marginali gli stock di olio extra Ue (8.811 t) e di oli blend (7.223 t). Molto elevate le giacenze di olio Evo biologico (oltre 35mila tonnellate) A livello regionale, la Puglia, la Toscana e la Calabria hanno in giacenza il 62,8% dell’intera giacenza nazionale. Oltre il 56% delle giacenze di oli Dop e Igp è costituito da olio "Terra di Bari".
Ancora alta la quantità di olio e vino in giacenza
Sono on line sul sito del Mipaaf i report settimanali delle giacenze nazionali di vino ed olio, "Cantina Italia" e "Frantoio Italia", redatti dall’Ispettorato centrale repressioni frodi del Ministero delle Politiche Agricole. Uno strumento fondamentale per produttori e operatori, che consente di sapere settimanalmente la quantità di stoccaggio di vino e olio presenti sul territorio nazionale.
«Il lockdown ci ha dimostrato tutta la centralità della filiera agroalimentare, ma anche le sue fragilità. Il vino e l'olio sono stati due dei settori maggiormente coinvolti dal blocco dei canali commerciali causati dall'emergenza sanitaria e proprio per questo abbiamo deciso fin da subito di garantire un'informazione settimanale immediata, semplice, per consentire ai produttori e agli operatori del settore di sapere la quantità di giacenze di olio e vino presenti sul territorio nazionale e scongiurare fenomeni speculativi e pratiche sleali che colpiscono il made in Italy e danneggiano la nostra reputazione», ha sottolineato il ministro alle Politiche agricole, Teresa Bellanova.
«L’emergenza alimentare sta tornando nella norma ma quella economica e sociale va ancora gestita con grande attenzione. Le giacenze di vino sono in linea con quelle dello scorso anno mentre l'olio sta soffrendo maggiormente per gli effetti del lockdown. Stiamo intervenendo su più fronti per alleggerire il mercato ed evitare una sovraproduzione che potrebbe ripercuotersi non solo sull'andamento dei prezzi, ma anche sull'immagine delle nostre produzioni di qualità, ormai prossimi alla vigilia della nuova vendemmia e della campagna olivicola. Sono particolarmente grata agli ispettori e alle ispettrici dell’Icqrf, che con il loro impegno stanno consentendo al Mipaaf di essere l’unico al mondo a fornire questo servizio settimanale».
Nel dettaglio, per quanto riguarda il settore enologico, rispetto a un anno fa è stata osservata una riduzione del 2,4 % per i vini, del 7,3% per i mosti e del 64,3% per il vino nuovo in fermentazione rispetto alla stessa settimana dello scorso anno. Il 58% del vino in Italia è detenuto nelle cantine delle regioni del Nord: nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale. Il 52,6% del vino detenuto è Dop, con una prevalenza del rosso (56%). Il 25,9% del vino è Igp, anche in questo caso con prevalenza del rosso.
Per quanto riguarda lo stock di olio detenuto in Italia il (311.113 tonnellate), il 69,6% è rappresentato da olio extravergine di oliva (Evo). Nell’ambito dell’olio evo, il 57,7% (124.924 t) è di origine italiana e il 34,9% è di origine Ue. Marginali gli stock di olio extra Ue (8.811 t) e di oli blend (7.223 t). Molto elevate le giacenze di olio Evo biologico (oltre 35mila tonnellate) A livello regionale, la Puglia, la Toscana e la Calabria hanno in giacenza il 62,8% dell’intera giacenza nazionale. Oltre il 56% delle giacenze di oli Dop e Igp è costituito da olio "Terra di Bari".
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Alberto Lupini
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