Il vino non ha rivali tra i Millennials. La Gen Z preferisce la birra

Secondo una ricerca commissionata a Swg da Carrefour Italia e presentata alla Milano Wine Week, la maggior parte dei giovani sceglie il supermercato o acquista il vino dai produttori vinicoli. Solo il 18% on line

17 ottobre 2022 | 17:13
di Emanuela T. Cavalca

In occasione della Milano Wine Week 2022, Carrefour Italia, main sponsor della manifestazione, ha commissionato a Swg una ricerca sulle scelte di acquisto e consumo del vino, con un focus sui giovani. Ne emerge un quadro interessante in cui i Millennials (i nati tra il 1985 e il 1996) risultano amare particolarmente il vino e la Gen Z (i nati dopo il 1996) preferisce la birra. 

Avvicinare il pubblico verso le eccellenze vinicole italiane

Bruno Moro, direttore merci Carrefour, durante la presentazione dell’indagine ha sottolineato la presenza di vini di qualità nei supermercati oltre a «50 referenze a marchio Carrefour, coordinate direttamente con le aziende produttrici locali. Infatti Carrefour desidera mettere a disposizione della clientela una offerta più accessibile e meno esclusiva di vini, rendendo piacevole il mondo del vino, ma allo stesso tempo diffondere il senso di responsabilità. Non solo, Carrefour vuole portare i prodotti made in Italy in tutto il mondo attraverso i suoi punti vendita, tanto è vero che ha esportato 800 milioni di euro di prodotti italiani. Grazie all’ambiente semplice e familiare del supermercato Carrefour promuove un linguaggio nuovo sul vino, cercando di avvicinare il pubblico verso le eccellenze vinicole italiane».

Generazioni a confronto

Alessandro Scalcon, researcher Swg, ha presentato la ricerca effettuata su un campione di 1000 interviste. L’indagine ha rivelato che i giovani apprezzano particolarmente il vino, che non ha rivali per i Millennials (88%) e che, tra gli alcolici, è secondo soltanto alla birra per la Gen Z (60%). Tuttavia, entrambe le generazioni – il 40% dei Millennials e il 44% della Gen Z – dichiarano di non essere particolarmente informate, tanto che il 69% della Gen Z e il 71% dei Millennials sceglie il supermercato quando si tratta di acquistare vino. Il vino mantiene anche tra i giovanissimi il suo prestigio, confermandosi molto più di una semplice bevanda: oltre l’80% di Millennials e Generazione Z lo reputa un’eccellenza italiana e l’87% sottolinea come racchiuda in sé storia, cultura e tradizione. Questo fa sì che, quando si parla di vino, ben il 60% sono più interessati a consumarlo con consapevolezza e ad acquistarlo prestando attenzione a caratteristiche organolettiche, al legame con il territorio dove viene prodotto e alla tradizione che incarna.  Invece l’estetica, il packaging e la notorietà della bottiglia passano in secondo ruolo. La maggior parte dei giovani sceglie il supermercato o acquista il vino direttamente dai produttori vinicoli, ma solo il 18% on line.

 

Il compratore spesso è confuso di fronte allo scaffale dei vini

Marianna Velenosi, responsabile marketing Vini Velenosi (Marche) ritiene che il compratore spesso sia confuso di fronte allo scaffale dei vini, perché penalizzato dalle terminologie troppo tecniche, invece avrebbe bisogno di un “linguaggio fresco”.

Fondamentale la presenza di un esperto

Lorenzo Cafissi, responsabile vino Italia Carrefour, ha sottolineato quanto la comunicazione giochi un ruolo importante e quanto occorra un cambiamento nell’approccio al consumatore, sempre attento alla qualità. Diventa fondamentale la presenza di un esperto che sappia raccontare le caratteristiche dei diversi vini e consigliare la bottiglia più adatta alle proprie esigenze. Un servizio che il 73% dei giovani cerca e non trova nei supermercati, dove riscontrano anche la mancanza di vini prodotti da aziende artigianali e piccoli produttori (51%) e di vini tipici a km 0 (50%).

L’attenzione crescente per il consumo consapevole

Un dato in linea con l’attenzione crescente per il consumo consapevole delle nuove generazioni: il 20% dichiara, infatti, che preferisce confrontarsi direttamente con i venditori e ricevere consigli, per una vera e propria esperienza di acquisto. Proprio per rispondere alle esigenze delle nuove generazioni, e contribuire anche alla diffusione di una cultura del ‘bere bene’ – ossia del bere meno, ma meglio – Carrefour si impegna nella democratizzazione del mondo del vino, per renderlo sempre più accessibile e attraente anche agli occhi di questo nuovo target.  A questo proposito: «Stiamo portando avanti un percorso di rinnovamento importante nell’ambito del vino - afferma Christophe Rabatel, ceo di Carrefour Italia - che riguarda sia un nuovo linguaggio con cui comunicare la nostra offerta, sia un confronto reciproco e costante con i nostri fornitori».

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Alberto Lupini


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