I vini principeschi di Collalto

L’azienda agricola trevigiana possiede 170 ettari di vigneti produce 20 etichette e circa 850mila bottiglie all’anno. Tra i suoi prodotti anche grappa e olio

12 dicembre 2019 | 09:48
di Gianni Paternò
È una vera principessa e vive in un vero castello. Anzi non è un semplice castello bensì un borgo fortificato e turrito: il castello dei Collalto a Susegana (Tv) una cittadina che risale all’età del bronzo, e che fu fiorente con i Romani e specialmente con i Longobardi. E fu un re Longobardo, Berengario, a donare la contea al genero conte Rambaldo I iniziando così una storia che arriva ai giorni nostri. La principessa è Isabella Collalto figlia del principe Manfredo e della principessa Trinidad Castillo.

Il castello dei Collalto

La giovane Isabella vive in un contesto internazionale, conosce più lingue, lavora come interprete presso la Commissione Europea, a contatto con i più potenti della terra. Nel dicembre ‘89 sposa il principe Guillaume de Croÿ, ha 2 figli ed ancora magari non immagina che la sua vita a breve sarebbe cambiata in quanto nel 2007 scompare il padre Manfredo. La principessa allora decide che dovrà dedicarsi alla tenuta di famiglia che comprende 170 ettari di vigneti di cui 70 di Glera, quindi Prosecco, oliveti a tanto altro. Rinunzia ad un mondo fatto di viaggi, di contatti ad alto livello e si immerge a tempo pieno nel duro lavoro dell’agricoltore.

Isabella Collalto

Tornando indietro nell’azienda fu il Conte Ottaviano a realizzare nel 1904 ad un chilometro dal Castello l’attuale cantina, stratosferica e modernissima per quei tempi, che vinificava uve di vigneti documentati fin dal 958, senza il mille. Oggi Isabella Collalto si dedica al Prosecco Conegliano-Valdobbiadene declinato in 4 tipologie, agli Incroci Manzoni frutto degli esperimenti del famoso prof. Luigi Manzoni proprio sui vitigni oggi di sua proprietà, al rinomato Verdiso ed al raro Wildbacher, oltre a grappe e olio. La produzione dell’Azienda Agricola Conte Collalto arriva alle 850.000 bottiglie con 20 etichette e si incrementa ogni anno.

La cantina dell'azienda

Obiettivi costanti: ottimizzazione delle risorse umane, attenzione e rispetto per il territorio, ampliamento del mercato mirato fortemente all’estero. Una coltivazione più che sostenibile, le piante non conoscono i glifosati, 3 colonnine meteo per il costante monitoraggio onde i ridurre al minimo anche i trattamenti con zolfo e rame. In cantina questa ricerca della naturalità continua anche nel rispetto della tradizione, quindi si sono mantenute le vasche in cemento, la bottaia non comprende barriques ma tonneaux e botti grandi. Enologo è Andrea Affili ed agronomo Mirco de Pieri.

Della vasta produzione degustiamo 3 etichette: Isabella, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Rive di Collalto Docg; Rosabianco, Marca Trevigiana Igp e Violette, Manzoni Moscato Spumante.

Alcune etichette di Collalto

Isabella è un brut millesimato 2017, le Rive sono le colline più pendenti e scoscese, le uve provengono proprio dalla collina di Collalto a nord del Castello, vigneti esposti a sud e circondati da boschi che li proteggono, uve selezionate pressate sofficemente, fermentate a temperatura condizionata, affinate in acciaio sulle fecce nobili, presa di spuma lunga in autoclave per 8 mesi, stabilizzazione tartarica e filtrazione, zuccheri 6 mg/l che rappresenta il limite con l’extra brut, alcol 12%.

Nel calice il colore è giallo paglierino e il perlage fine; un olfatto di fiori bianchi e di rosa, di pesca ed albicocca, lieve erbaceo e note di crosta di pane, fine, franco; la bocca è abbastanza secca, le bolle finissime, una struttura elevata, buona fragranza con i sentori olfattivi in evidenza, un rotondo equilibrio che si attesta su una mineralità esplicita, molto lungo, insomma un ottimo Prosecco di classe e nello stesso tempo piacevole, che non invidia affatto gli spumanti metodo classico, capace di affrontare la tavola dall’aperitivo fino a prima del dolce. Allo scaffale 16 euro.

Rosabianco è un Manzoni Rosa 1.50, incrocio di Trebbiano e Traminer aromatico, uve che provengono da colline in sponda sinistra del Piave, selezionate, pigiate sofficemente e in macerazione con le bucce per 24 ore, fa tutto acciaio termocondizionato con maturazione sulle proprie fecce, 12,5% di alcol. Nel calice colore giallo quasi oro; al naso arrivano per prime le note secche vegetali, qualcosa che tende all’ossidato quasi da orange wine, un intenso sottofondo di frutta gialla, ananas e fiori profumati, complesso, intrigante, pulito; al palato si ritrova una sensazione secca, sapida, concentrata, con alla fine un accenno aromatico; vino per piatti intensi, speziati, decisi, capace di accompagnare bene anche le carni grigliate specie se fresco in estate. In enoteca 19 euro.

L'azienda produce 20 etichette e 850mila bottiglie l'anno

Violette è uno spumante extra dry rosé di Manzoni Moscato 13.0.25, incrocio di Raboso Piave e Moscato d’Asburgo, uve da colline di Susegana, macerazione con le bucce per 48 ore, maturazione e decantazione statica a bassa temperatura, presa di spuma in autoclave, al raggiungimento di una pressione di 4,5 atm filtrazione e imbottigliamento, alcol 11,5%, residuo zuccherino 17 g/l, al limite col Dry.

Nel calice colore ramato scarico, perlage fine e persistente; al naso tanta frutta: lampone, melone giallo, pesca assieme a rosa e viola, è intenso, elegante, molto fine; al palato la carbonatica è finissima da spumante di classe, spiccano i sentori fruttati e floreali, chiaramente non è secco, ma piacevolmente beverino, ottimo con il salmone, le ostriche, la frutta, dolci alla frutta, perfetto per brindare su una torta quando non si amano gli spumanti dolci. In enoteca 11 euro. In cantina un conveniente punto vendita anche per corrispondenza.

Per informazioni: www.cantine-collalto.it

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