Villa Franciacorta, l'emozione di una verticale di diciotto anni di extra brut

È stato un appuntamento unico per degustare le bottiglie d'annata provenienti dalla collezione privata della famiglia Bianchi, proprietaria della cantina Villa Franciacorta. L'evento si è concluso con un pranzo dello stellato Luca Bellanca

30 maggio 2023 | 17:25
di Giorgio Lazzari

Una verticale di “Extra Blu” (dal gioco del colore scelto per le etichette utilizzate per le bottiglie Extra Brut) lunga 18 anni. Nella cantina Villa Franciacorta è andato in scena un appuntamento unico per degustare alcune bottiglie d’annata provenienti dalla collezione privata della famiglia Bianchi.

Il sommelier Nicola Bonera ha condotto la degustazione, affiancato dalla proprietà, rappresentata da Roberta Bianchi e Paolo Pizziol, insieme agli enologi Angelo Divittini e Alessandro Gobbetti. Teatro dell’appuntamento il piccolo borgo di origine medioevale, che sorge a Monticelli Brusati, a pochi chilometri dal Lago d’Iseo, sede della storica azienda vitivinicola.

Villa Franciacorta, un clima favorevole che regala aromi unici ai suoi vini

La famiglia Bianchi ha messo tutta la sua passione per salvare questo splendido angolo della Franciacorta, ricavando lo spazio per la cantina sotto la collina senza sacrificare suolo e terreni. La vite è coltivata sui gradoni disposti in un naturale anfiteatro morenico dove sorge il borgo storico salvato da Alessandro Bianchi, fondatore dell’azienda franciacortina, che respira ancora i suoi valori, tramandati alla figlia Roberta. Il terroir gode di un clima favorevole, fatto di condizioni microclimatiche che garantiscono escursioni termiche anche di 15 gradi tra il giorno e la notte: elementi che arrivano fino al bicchiere regalando aromi e profumi unici.

Villa Franciacorta, la degustazione dell’annata 2018

La degustazione di dieci annate ha permesso di valutare (positivamente) lo stato di conservazione e l’evoluzione del Metodo classico in bottiglia, trovando anche analogie tra clima e vino.

L’annata 2018 (6140 bottiglie prodotte) è caduta dopo la forte gelata dell’anno precedente, nella quale era andata persa tutta la produzione. Il finale d’inverno a tratti siccitoso si trasformò poi in una primavera estate caratterizzata da una piovosità superiore alla media degli ultimi vent’anni. La disponibilità idrica non venne mai meno fino a tutto il mese di agosto mentre il mese di settembre, mese della vendemmia, fu caratterizzato da assenza di piogge e clima caldo, ma con buone escursioni termiche. Il vino ottenuto risulta ricco e complesso, con una buona freschezza e longevità, tanto che la curiosità corre già avanti nel tempo: sarebbe interessante assaggiarlo tra una dozzina di anni.

Villa Franciacorta, la degustazione dell’annata 2016 e 2015

Nel 2016 si è assistito ad una grande vendemmia (8458 bottiglie), anche se non è stato un anno facile dal punto di vista climatico. A giugno c’è stato un clima più fresco e umido con piogge frequenti che hanno comportato un rallentamento delle fasi fenologiche con conseguente posticipo della maturazione. Ma la raccolta si è presentata con gradazioni ideali, ottime acidità, profumi intensi e fragranti, oltre ad un’eccellente sapidità

Andando indietro alla stagione 2015 (9620 bottiglie), è stato ricordato come le raccolte fossero cominciate intorno a Ferragosto con temperature medie piuttosto elevate che hanno comportato una vendemmia breve e concentrata per mantenere la corredo acidico che assicura la caratteristica freschezza e longevità del Franciacorta. In questo caso i vini sono più orientati a struttura e complessità che in altre annate

Villa Franciacorta, la degustazione dell’annata 2013

La 2013 è stata una buona annata con la produzione di 8196 bottiglie, caratterizzata da giornate primaverili piovose e fredde che hanno accompagnato lo sviluppo vegetativo della vite fino alla fioritura. Anche i mesi di luglio e agosto sono stati caratterizzati da un’importante piovosità, che ha determinato un aumento del peso dei frutti ed una conseguente necessità di diradamento degli stessi al fine di garantire un alto livello qualitativo. Il leggero posticipo della vendemmia e le temperature più fresche hanno giocato a favore dell’evoluzione dei profumi, del corretto equilibrio acidico e della sanità delle uve.

Villa Franciacorta, la degustazione delle annate 2011 e 2010

Il 2011 ha garantito un’ottima annata (9033 bottiglie) grazie a temperature calde in aprile, seguite da mesi più freschi che hanno preservato le acidità, parametro fondamentale per le bollicine. Successivamente nel mese di agosto in concomitanza della vendemmia il clima è stato molto caldo e asciutto.

Se torniamo al 2010 (10 mila bottiglie prodotte) troviamo il frutto di un inverno freddo e umido dove il germogliamento è iniziato con sensibile ritardo, seguito da un insolito periodo fresco e piovoso che ha portato ad un ritardo del periodo della vendemmia. In questo caso i grappoli hanno mantenuto acidità elevate, superiori alla media, con gradazioni medio basse.

Villa Franciacorta, la degustazione dell’annata 2009

La 2009 è tra le annate migliori del decennio con 9580 bottiglie prodotte. Dopo un inverno decisamente freddo e arrivato fino ad inizio primavera, la ripresa vegetativa ritardata ha portato all’emissione di un buon numero di grappoli di media pezzatura. Il ciclo vegetativo della vite è stato caratterizzato da periodi molto caldi ed asciutti associati a precipitazioni costanti che hanno salvaguardato fino alla raccolta la frazione acida soprattutto legata all’acido malico, aumentando inoltre la consistenza della buccia, garantendo quindi un perfetto stato sanitario. Inoltre, le alternanze termiche (giorno-notte) tra fine luglio ed inizio agosto hanno ulteriormente amplificato le fasi della maturazione portando ad un deciso anticipo del periodo ottimale della raccolta. Le basi sono risultate di buona acidità con gradazioni leggermente superiori alla media e una grande struttura associata ad un buon profilo aromatico.

Villa Franciacorta, la degustazione delle annate 2008, 2006 e 2000

Anche il 2008 si è caratterizzata come un’ottima annata che ha portato in cantina 9700 bottiglie. L’inverno non particolarmente freddo ha favorito una buona ripresa vegetativa, tardata in primavera. Lo Chardonnay ha conservato un patrimonio aromatico importante ed ha consentito una produzione vinicola qualitativamente superiore alla media con tenori zuccherini buoni e acidità elevate.

Tra i migliori vini degustati c’è sicuramente il 2006 (8800 le bottiglie prodotte), dove condizioni climatiche ottimali hanno favorito una buona emissione di grappoli, rendendo necessario anche il diradamento. Un inizio dell’estate particolarmente caldo e asciutto ha fatto temere un ripetersi dell’annata 2003, ma grazie ad un sostanzioso cambiamento delle condizioni climatiche che hanno portato acqua in quantità ideali, le uve si sono presentate perfette dal punto di vista sanitario con un ideale contenuto di zuccheri, acidità buone con una concentrazione alta di componenti aromatiche.

Il 2000 ha infine rappresentato una vera chicca, sia per la qualità organolettica che per lo stato sanitario delle uve. Il clima molto caldo, pur con la giusta piovosità, ha permesso una perfetta maturazione delle uve. Si tratta di annate storiche e delle 5520 bottiglie prodotte con la sboccatura datata febbraio 2004 ne sono rimaste veramente poche, entrate a far parte della collezione privata della famiglia Bianchi.

Villa Franciacorta, il pranzo dello chef Luca Bellanca

La degustazione nella cantina Villa Franciacorta si è conclusa con un pranzo preparato dallo chef Luca Bellanca del ristorante Meta di Lugano, una stella Michelin.
All’aperitivo con la riserva Franciacorta Brut 2008 “Emozione 40 anni”, imbottigliata per l’anniversario dell’azienda, è seguito il crudo di capasanta, aji amarillo, carote, pata negra croccante e limoni sudachi, abbinato al Diamant Franciacorta Pas Dosè 2018. Come primo piatto è stato servito lo Spaghetto di gragnano, burro affumicato, caviale oscietra, germogli di mare e Franciacorta in abbinamento ad “Emozione Unica” Franciacorta Extra Brut 2017. La Cuvette Franciacorta Brut 2018 ha invece accompagnato il Secreto iberico, lattuga baby romana, chutney all’ ananas, salsa bbq in stile meta e popcorn di maiale, seguito dal dessert Rabarbaro e zafferano, abbinato alla Briolette Franciacorta Demi – Sec. Giorgio Lazzari.

Villa Franciacorta
Località Villa, 12 - 25040 Monticelli Brusati (Bs)
Tel. 030 652329

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Alberto Lupini


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