Uno scatto nel finale Sassicaia 2015 come Ribot
Il paragone è più che azzeccato. Il cavallo da corsa che scattava agli utimi 100 metri non è dissimile dall'etichetta di Tenuta San Guido, annata 2015: finale lunghissimo, di vaniglia e menta
01 novembre 2020 | 15:01
di Guido Ricciarelli
Sassicaia 2015, dal finale vanigliato e mentolato
Sassicaia, da uve Cabernet in prevalenza, con un piccolo ma determinante apporto di Cabernet Franc, lo inventa Mario Incisa della Rocchetta, l’artefice della razza equina Dormello Olgiata, che, con Federico Tesio a capo, allevò tra i tanti cavalli da corsa un certo Ribot. Nicolò continua con intelligenza e umiltà a curare l’azienda bolgherese che ha dato risalto internazionale a questo territorio.
Il paragone tra Ribot e Sassacaia calza alla perfezione. Ribot cucinava i suoi avversari a fuoco lento, con uno scatto devastante negli ultimi 100 metri. E questo Sassicaia 2015 è così. Delicato in partenza, con un naso di ribes nero e arancia rossa, accenni di tabacco e menta. Allunga il passo con lievi note di pepe e cacao. Piazza lo spunto vincente con un finale lunghissimo dal tocco vanigliato e mentolato. Come Ribot.
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Alberto Lupini