Turismo ed enogastronomia: apre l'Enoteca regionale dell'Albugnano
Il taglio del nastro è previsto per sabato 7 maggio. La struttura, ex scuola elementare del borgo astigiano, vuole diventare un riferimento per la valorizzazione di vini e prodotti del territorio
Un luogo dove apprezzare le diverse anime dell’Albugnano Doc e degli altri vini a denominazione di origine, oltre alle numerose eccellenze agroalimentari di un territorio ricco di tipicità, compreso tra la Collina Torinese e il Nord Astigiano; ma anche un punto di partenza informativo e turistico per andare alla scoperta dei tesori artistici e culturali del Romanico, a cominciare dalla vicina magnifica Abbazia di Vezzolano o la stessa Chiesa di San Pietro ad Albugnano.
Con questi obiettivi nasce ufficialmente l’Enoteca Regionale dell’Albugnano (Via Roma 9 ad Albugnano in provincia di Asti) che sabato 7 maggio si presenta al pubblico: alle 10.30, l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle istituzioni. Nel pomeriggio, dalle 15 fino alle 18.30, un “porte aperte” per appassionati, intenditori, wine lover, buongustai e semplici curiosi, con degustazioni guidate dai 25 produttori soci dell’Enoteca.
Durante l’intera giornata sarà così possibile assaporare i vini simbolo del territorio, a cominciare proprio dall’Albugnano Doc. E, ancora, la Freisa d’Asti e quella di Chieri Doc, la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco Doc, la Barbera d’Asti Docg e tutte le altre denominazioni di origine.
Apre l'Enoteca Regionale di Albugnano
Nato nel 2019 dall’idea di una ventina di produttori vitivinicoli, supportati dal Comune di Albugnano, il progetto dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano è finalmente diventato realtà.
Quella dell’Albugnano è, ad oggi, la quindicesima Enoteca Regionale presente in Piemonte e come le sue “colleghe” si candida a diventare promotrice dei vini di qualità del territorio di riferimento, ma anche dei prodotti agroalimentari, di quelli biologici e tipici locali, e del paesaggio rurale, culturale e artistico, cercando anche la sinergia degli altri soggetti che operano per la valorizzazione delle eccellenze naturalistiche e artistiche-culturali come ad esempio le Botteghe del vino, le Cantine comunali, i Consorzi di tutela dei vini Doc e Docg e le associazioni dei prodotti agroalimentari, le organizzazioni di produttori e le realtà associative come l’Albugnano 549.
Era una scuola elementare
Sede ufficiale dell’Enoteca regionale di Albugnano è l’ex scuola elementare “Camilla Serafino”, nel cuore dell’affascinante borgo piemontese, definito “il balcone del Monferrato” per la sua altitudine (549 metri s.l.m.) e per il panorama che offre dal Belvedere che si affaccia sulle colline del Basso Monferrato e gran parte dell’arco alpino occidentale.
Messa a disposizione dal Comune di Albugnano e ristrutturata anche grazie al supporto economico della Regione Piemonte – Assessorato del Turismo, l’ex scuola sarà il punto d’incontro tra produttori e amanti del buon vino e del buon cibo, tra informatori turistici ed escursionisti alla ricerca di nuovi luoghi da visitare, proponendo vini in degustazione e svolgendo la funzione di Ufficio Turistico, insieme al Punto informativo del Romanico.
Aperta nel fine settimana
A partire dal 7 maggio, giorno dell’inaugurazione, la sede dell’Enoteca Regionale sarà aperta dal venerdì al lunedì con orario continuato dalle ore 10,30 alle ore 18,30. Diverse sono le iniziative già in cantiere che l’Enoteca promuoverà nei prossimi mesi: dall’organizzazione di pic-nic nei luoghi più affascinanti della zona alla realizzazione di degustazioni “alla cieca” per conoscere più a fondo tutte le peculiarità delle tipicità enogastronomiche promosse.
Le parole del presidente
«Questa inaugurazione sancisce l’inizio di un percorso che vedrà nell’Enoteca Regionale dell’Albugnano un amplificatore degli innumerevoli tesori di un’area del Piemonte ricca di storia, di cultura e di eccellenze artigianali ed enogastronomiche - racconta Giancarlo Montaldo, presidente dell’Enoteca Regionale dell’Albugnano - Attraverso la valorizzazione dei vini e degli altri prodotti agroalimentari, come quelli a base di Nocciola Piemonte, la frutta e le verdure sottovetro, le confetture, il miele e altri ancora, vogliamo promuovere il territorio nella sua globalità ed evidenziare i suoi punti di forza, a partire dalle ricchezze naturali, paesaggistiche, umane, fino alle tradizioni storiche, artistiche e architettoniche. Penso, in particolare, all’arte Romanica, di cui queste colline sono una delle culle di eccellenza a livello piemontese e italiano».
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Alberto Lupini
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