Tua Rita, l'innovazione nella tradizione del vino toscano

Nel 1988 fu impiantato il primo vigneto a Merlot e Cabernet, un inizio sullo stile “Vin du garage” che ha dato inizio alla storia di Tua Rita: da un unico ettaro vitato, oggi l'azienda ne conta 47

15 maggio 2024 | 08:30
di Fosca Tortorelli

Capitale enologica della Val di Cornia, Suvereto, in provincia di Livorno, è il centro delle colline metallifere e conta circa 3mila abitanti. Il suo nome deriva dal latino suber (sughero), in virtù della forte presenza di questa pianta nei boschi limitrofi. Citato fin dal 973 d.C. come castrum, il paese è simboleggiato dalla Rocca Aldobrandesca, castello costruito in epoca alto medievale oggi in rovina, è Bandiera Arancione del Touring Club.  A pochi passi dal centro di questo borgo toscano, in località Notri, si trova l'azienda Tua Rita, una realtà nata dal desiderio di Rita Tua e Virgilio Bisti di trovare un luogo di pace immerso nella natura dove poter passare la propria esistenza.

Tua Rita, amore per la campagna e passione per il vino

L'amore per la campagna, ma soprattutto la passione per il vino hanno pian piano preso il sopravvento e dalla piccola produzione familiare iniziale, la loro realtà è diventata quella che oggi tutti conoscono con il nome dell'azienda Tua Rita. Da quell'unico ettaro vitato, oggi la proprietà ne conta ben 47, caratterizzati da un terreno molto vario, dove in alcune zone, le pietre di scisto accumulando calore durante la giornata e restituendolo durante la notte, creano un particolare microclima. Inoltre, in questa fascia di territorio dell'Alta Maremma non tutti sanno della presenza delle colline Metallifere in Toscana. Elemento caratterizzante, che lascia una cifra stilistica inconfondibile nei vini prodotti, aromaticamente contraddistinti da originali note ferrose e uno spiccato carattere salino.

Tua Rita, dalle bruschettate con gli amici al vino

«L'acquisto di questa piccola proprietà - come racconta il nipote Giovanni (terza generazione dell'azienda) - risale al 1984: si trattava di un rudere, con annessi nove ettari di ulivi e qualche filare di vigna; tutto parte dal desiderio dei nonni di questo “ritorno alla terra”. L'idea era solo di avere una casa di campagna e di fare le bruschettate con gli amici. Si parte così nel 1991 con un giovane Luca d'Attoma che all'epoca era un ragazzo entusiasta e volenteroso e con la passione per il Merlot».

Nel 1988 fu infatti impiantato il primo vigneto a Merlot e Cabernet con D'Attoma, un inizio sullo stile “Vin du garage”, con una micro-produzione di due ettari di vigneto, curato con perizia maniacale e grande entusiasmo. Nel 1992 viene imbottigliata la prima annata del Giusto di Notri (dal nome del Santo della Pieve di Suvereto e della località dove si trova l'azienda), blend di Cabernet, Sauvignon e Merlot e fu subito un grande successo. Nel 1995 i primi tre bicchieri, ma la vera consacrazione di Tua Rita arriva grazie al Merlot della vendemmia 1994, maturato in barrique, il “Redigaffi”, che ottenne grande favore di critica, guadagnandosi il clamoroso traguardo dei 100/100 di Robert Parker con l'annata 2000.

Terreni e selezione: i segreti di Tua Rita

I terreni sono disposti su una leggera collina a pendenza costante, a circa 100 metri sul livello del mare e sono contraddistinti da una buona percentuale di scheletro, argilla, limo, sabbia e, soprattutto, da un ricco corredo di microelementi minerali. Inoltre, la loro strategia è stata anche quella di seguire schemi di potatura pionieristici per l'epoca e per la zona, che riducevano e condizionavano la crescita vegetativa della pianta a favore della qualità dell'uva. Nel tempo con lungimiranza l'azienda si è anche saputa adeguare alle mutate esigenze e ai continui miglioramenti. La Cantina, completamente rivista e aggiornata tra il 2000 e il 2002, permette di sostenere una produzione annua che si aggira intorno alle attuali 350.000 bottiglie.

L'azienda Tua Rita oggi è una realtà consolidata, ma che resta sempre attenta nel mantenere le aspettative e i risultati ottenuti fino ad oggi. Una panoramica produttiva ampia ma estremamente interessante, che continua a raccontare in ogni etichetta la passione di costruire qualcosa, il sacrificio, l'impegno, il coraggio e una buona dose di determinazione. Altra caratteristica identificativa di quello che oggi è Tua Rita, è sicuramente la parola “selezione”, come racconta con entusiasmo Giovanni, che ne sottolinea la meticolosità selettiva che si fa in vigna; ogni singolo appezzamento segue step successivi che garantiscono di creare questo sistema a scalare.

La degustazione dei vini bianchi di Tua Rita

Durante la degustazione oltre ai vini riferimento dell'azienda merita una nota di merito il Keir Bianco 2023, un IgtToscana Ansonica, prodotto in circa 1800 bottiglie che proviene da una vigna vecchia, un'etichetta che va ad arricchire il percorso di vinificazione in anfora, iniziato nel 2016 proprio con il Keir a bacca rossa. Il Keir Ansonica vuole rappresentare un modo nuovo di “fare e pensare” per Tua Rita, sempre e comunque fedele alla tradizione, ma che vuole guardare avanti e proporre con qualcosa di inedito. Parliamo di un vino né chiarificato, né filtrato, che esprime la sua energia vista la macerazione fatta a cappello sommerso per due mesi, in modo da estrarre dalla sua polpa la parte di ricchezza gustativa, di buona struttura e dalla spiccata sapidità.

Altro vino che rappresenta una parte di cuore e di storia di questa realtà è il Igt Toscana Bianco Lodano, vera e propria “creatura” di Rita, che ha creduto e scommesso nella produzione di questo bianco composto da un blend atipico per la zona: Traminer, Riesling e Chardonnay. Anche questa etichetta viene prodotta in numero limitato, si tratta di un progetto iniziato piantando una vigna con pochi filari di Riesling, Traminer e Chardonnay, vinificandoli inizialmente tutti separatamente in parti uguali, ma che oggi vede una vendemmia unica e un blend con una prevalenza di Chardonnay.

La degustazione dei vini rossi di Tua Rita

Si passa ai rossi e non si può non raccontare il Toscana Syrah Igt Keir 2021, anche questo frutto della vinificazione in anfore di terracotta, prodotto per la prima volta con l'annata 2016, il cui nome fa riferimento al termine greco χειρ: mano. Un vino sorprendente, di grande freschezza e profondità. Fatto da una selezione maniacale successivamente, contraddistinto da grande eleganza bevibilità e freschezza. Meritevole di attenzione anche il Toscana Igt Sangiovese Perlato del Bosco Rosso 2021, prodotto da uve Sangiovese in purezza, clone selezionato adatto alla costa, piantato 2003 che si distingue per il grappolo molto piccolo. In questo caso esprime aromi molto più dolci e allo stesso tempo che richiamano il timbro ferroso caratterizzante la zona di provenienza.

Chiude il cerchio il Toscana Igt Merlot Redigaffi 2021, un Merlot in purezza che deve il suo nome a un piccolo torrente che scorre vicino alla proprietà. Un vino che nasce come un progetto di sole due barrique di Merlot, sottratte al blend del loro Giusto di Notri. Una vera e propria intuizione che ha dato vita a un vino dalle grandi potenzialità; nel calice si ritrova un vino di grande eleganza, godibile, espressivo e di personalità e lunghezza.

Tua Rita
Località Notri, 81 - 57028 Suvereto (Li)
Tel 0565 829237

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