A Torino il patto di gemellaggio tra vigneti storici urbani

26 settembre 2016 | 15:41
Nella sala storica di Villa della Regina a Torino è stato firmato il patto di gemellaggio tra il vigneto di Villa della Regina e quello del Castello di Schönbrunn a Vienna, le vigne urbane di due patrimoni dell’Umanità Unesco. Prende così sempre più forma il network dei vigneti storici urbani avviato nel 2014 in occasione del gemellaggio con la Confrérie de Montmartre, che gestisce la storica Cuvée du Clos Montmartre a Parigi (#urbanvineyards).


Monica La Cava e Fritz Wieninger

«Essere i promotori di questo network - commenta Monica La Cava (nella foto), presidente dell’associazione Amici di Villa della Regina - ci rende fieri poiché non si tratta solo di unire idealmente importanti città d’Europa, ma anche di un’operazione storica e ambientale, per far sì che patrimoni come quelli delle vigne urbane sopravvivano e restino a disposizione della cittadinanza, sfruttando e valorizzando il richiamo turistico dei contesti in cui sono inserite».

Insieme agli Amici di Villa della Regina, che dal 2010 è impegnata a ideare iniziative per la raccolta di risorse a supporto della villa, e al Polo Museale del Piemonte, il progetto di network tra vigne urbane è stato voluto e sostenuto dall’azienda vitivinicola Balbiano, che nell’ettaro della Villa della Regina produce ogni anno circa 4mila bottiglie di Freisa di Chieri Doc “Vigna Villa della Regina”.

«È un privilegio far crescere i frutti di quello che è l’unico vigneto urbano d’Italia e che ha una storia di oltre 400 anni», dichiara Luca Balbiano, che gestisce l’azienda di famiglia ed è presidente del Consorzio di tutela delle Doc Freisa di Chieri e Collina Torinese. «Nel 2003 abbiamo accettato la sfida della direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Piemonte, che ci ha affidato la gestione della vigna, e stiamo portando avanti questo incarico con entusiasmo e, devo ammettere, con buoni risultati».

Villa della Regina è un capolavoro del Barocco sulla collina davanti al cuore di Torino: Patrimonio dell’Umanità Unesco, a pochi metri da Piazza Gran Madre, dal fiume e Piazza Vittorio, la Villa domina la città con piemontese riserbo e femminile eleganza.

Il Castello di Schönbrunn condivide con la Villa la stessa regalità: Patrimonio dell’Umanità Unesco, è uno dei più bei complessi barocchi d’Europa, ex residenza estiva della famiglia imperiale e una delle più incantevoli attrazioni turistiche di Vienna. «L’Italia e l’Austria condividono una lunga tradizione di coltivazione del vino», commenta Fritz Wieninger (nella foto), direttore dell’associazione WienWein, che gestisce la vigna di Schönbrunn. «I vigneti, facenti parte di due palazzi storici, sono molto speciali e il gemellaggio tra Villa della Regina e il Castello di Schönbrunn è un chiaro segnale per rafforzare quest’unico valore».

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Alberto Lupini


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