Terredora, l'Irpinia e i suoi Taurasi La declinazione di Paolo Mastroberardino
Campore, Fatica Contadina e Pago dei Fusi, sono le tre declinazioni con le quali Paolo Mastroberardino interpreta l'Aglianico, vitigno della grande tradizione campana per i suoi Taurasi di piena espressività
28 novembre 2017 | 16:39
di Andrea Radic
Nel 1994, Walter Mastroberardino e il fratello Antonio divisero i propri percorsi imprenditoriali e il primo, con i figli Paolo, Lucio e Daniela, costruì la sua nuova cantina di vinificazione a Montefusco che volle chiamare Terredora, in onore della moglie Dora Di Paolo.
L’Irpinia è una zona collinare dell’entroterra non lontana dal Golfo di Napoli, dove si producono vini sin dai tempi dei greci e dei romani. Terredora, con i suoi circa 200 ettari di vigneti, si pone tra le più ampie realtà vitivinicole del territorio dove con tenacia e passione e applicando tecnica e ricerca propone vini equilibrati e di bel carattere con punte espressive nei Taurasi di ottima longevità.
Paolo Mastroberardino è uno dei protagonisti del rinascimento vitivinicolo della Campania, coniuga esperienza e tradizione, valorizzando millenari vitigni autoctoni e lavorando ad una viticoltura che mette al centro il territorio, reso generoso dal fuoco dei vulcani e dal sole. Sui 200 ettari di Terredora sono coltivati i principali vitigni campani: dall’Aglianico al Fiano, dal Greco alla Coda di Volpe alla Falanghina.
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I Taurasi, Aglianico al 100%, presentano tre diverse etichette: il Fatica Contadina, Il Pago dei Fusi e il Campore Riserva, quest'ultimo dai vigneti a Lapio e Montemiletto. Matura in piccoli fusti di rovere francese per 30 mesi cui segue affinamento in bottiglia per 12-18 mesi. Un vino pieno e austero, tannico ma vellutato.
Tornando al Fatica Contadina, troviamo dallo stesso vitigno e dalle stesse porzioni di vigneto, un'accurata selezione delle uve, cui segue vinificazione con macerazione sulle bucce per 10-12 giorni, in seguito maturazione in piccoli fusti di rovere francese per 18 mesi, per continuare, dopo il blend, l’affinamento in botti in rovere per 6-12 mesi e infine in bottiglia per 24 mesi. Un bouquet complesso e vasto tra frutti di bosco e spezie. Una beva elegante e intensa.
Inifne il Pago dei Fusi, terzo Aglianico 100% di Terredora, dai vigneti di Pietradefusi sulle colline della Valle del fiume Calore. Questo Taurasi matura in barriques di rovere francese per minimo 14 mesi per continuare l’affinamento in bottiglia per almeno 24 mesi. Tannini dolci e lunghe note fruttate con aromi di ciliegia matura.
Tre belle espressioni della tradizione vinicola del Taurasi, un vino che risale ad epoca preromana il cui nome deriva da Taurasia, il piccolo borgo conquistato dai romani contro gli irpini.
Per informazioni: www.terredora.com
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