Summa, un viaggio nel mondo del Cabernet Sauvignon con Alois Lageder

Si è svolta la 23ª edizione dell'evento organizzato dalla Tenuta altoatesina, che ha radunato 99 cantine da tutto il mondo, per parlare di novità legate al mondo del vino da agricoltura biologica e biodinamica

20 aprile 2022 | 17:50
di Liliana Savioli

È sempre un gran piacere partecipare all’incontro in Alto Adige da Alois Lageder. Sono ben 23 anni che questo stimato e visionario imprenditore apre le porte delle sue proprietà invitando colleghi e amici per far degustare il meglio della produzione di vini da agricoltura biologica e biodinamica. Una grossa azienda, la sua, che oggi commercializza un milione e duecentomila bottiglie gestendo i 50 ettari di proprietà e acquistando da fidati conferitori. Ben 99 le cantine presenti a Summa, provenienti da Italia, Germania, Austria, Francia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Ungheria, Portogallo e Spagna. Un pubblico selezionato, tra operatori specializzati, wine lovers e giornalisti, si è dato appuntamento nella Tenuta Alois Lageder con l’intento di scoprire tutte le migliori novità riguardo ai vini prodotti in armonia con l’ambiente.

Summa 2022: l'emozione di reincontrarsi 

«L’edizione di quest’anno di Summa è stata davvero emozionante: dopo due anni di stop tutti noi produttori sentivamo la necessità e il desiderio di ritrovarci, di incontrare i consumatori, di tornare a raccontare il nostro lavoro e, dall’altra parte, anche il pubblico che ha partecipato all’evento ha dimostrato di avere il nostro stesso desiderio di avere di nuovo contatti vis-à-vis - racconta Helena Lageder, Chief Marketing Officer dell’Azienda organizzatrice della fiera ideata da Tenuta Lageder - In questo periodo sicuramente i consumatori hanno aumentato la loro consapevolezza verso la qualità intrinseca dei vini prodotti con metodo biologico e biodinamico e ciò è molto positivo, viste le sfide sempre più urgenti che abbiamo per difendere la nostra terra. Il loro interesse è stato soddisfatto da un'offerta molto variegata e di altissima qualità, come da tradizione della manifestazione». 

La degustazione verticale con Alois Lageder 

Emozionante e di grande impatto emotivo la degustazione verticale cui abbiamo avuto l’onore di partecipare. Guidata da Alois Lageder in persona. Ci ha portato nel magico mondo del Cabernet Sauvignon con annate introvabili. Che magnifico regalo conoscere a fondo il loro vino di punta.

Ecco allora il Cor Romigberg 1996. Un rosso mattonato e con residui importanti. Naso molto espressivo con sentori animali che si tramutano in un cestino di viole e tuberose e fondi di caffè, ci piacerebbe degustarlo in uno dei nuovi bicchieri della Riedel panciuti a che assomigliano ai Simpson. Un vino vibrante vivo dopo ben 26 anni. Al sorso il varietale si esprime al meglio con la sua freschezza ancora intatta, tannini integri e croccanti.

Eccola la 1998. Un’annata difficile con uva vendemmiata non ancora matura. Non difficile come la 1992 ma simile. Come sia rimasta tanta liquirizia e menta e tanta erba tagliata nessuno lo sa. Eppure queste sono le note che racconta. Bocca di grande eleganza ed equilibrio. Da un ragazzino sgraziato, dopo più i 20 anni ne è risultato un signore di carattere.

Arriva lei, la 2003. L’indimenticabile annata calda. Da fermo parla poco, dopo averlo mosso parla di polvere si apre molto lentamente rivelando un goudron enciclopedico. Sorso ancora fresco con i tannini polverosi. 

 

 

Nel 2006 avviene la conversione alla biodinamicità. E ecco che la grafite la fa da padrone con dei frutti rossi ancora freschi come appena raccolti che si presentano anche in bocca. Bellissima la corrispondenza naso bocca con equilibrio. 

Che dire di questo 2008 se non che l’utilizzo del legno è preponderante e che si fa sentire ancora. Arriva il caminetto e le tostature con note ematiche. Tannini perfettamente svolti, molto lungo.

Che carattere estroverso invece per il 2010. Naso complesso espressivo varietale, quasi didattico che spazia dalla note verdi alla frutta di bosco con anche foglie secche. Fruttato, piacevole, croccante con una leggera morbidezza che lo rende affascinante.

Il 2017 è ancora imberbe e parla subito del freddo e della pioggia caduta quell’anno. Note animali importanti. Tannini ancora in evoluzione.  

Il saluto di Anna Lageder 

Ci lasciamo con il saluto di Anna Lageder che da sempre si occupa dell’evento: «Siamo contenti di avercela fatta ad organizzare il tutto, nonostante il momento, e a ritrovare produttori amici e pubblico affezionato, oltre a tanti nuovi volti quella di Summa è una grande famiglia che condivide valori, idee e obiettivi: siamo già al lavoro per incontrarci di nuovo con tante novità e sempre con maggior energia nel 2023, l’1 e il 2 Aprile». 

 

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Alberto Lupini


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