Soave, novità in vista Più tracciabilità e meno sprechi
Una quindicina eccellenti, cinque decisamente scarsi o comunque non classificabili, gli altri 35 in crescita, con necessità di affinamento in cantina
03 settembre 2019 | 10:15
di Renato Andreolassi
54 le etichette di Soave degustate
L'occasione anche per conoscere i 33 nuovi Cru del Soave, con un matrimonio all'insegna del gusto, con buon vino e buon cibo. Filo conduttore il Soave in tutte le sue declinazioni in vista: «La vendemmia - ha detto il direttore del Consorzio Aldo Lorenzoni - quest'anno torna alla normalità a partire dal 15-20 settembre. Ottimale per qualità grazie alla forte escursione termica senza gli eccessi, in negativo e positivo, dei due anni precedenti e nonostante la grandinata di maggio. Sarà interessante sotto il profilo aromatico, i grappoli di Garganega sono piccoli, leggeri e sani; intanto per i Recioti già ci siamo». Ma quest'anno ci sono alcune novità per i produttori. Il Consorzio ha attivato il piano di produzione delle Doc Soave. Un intervento particolarmente innovativo che prevede una dichiarazione preventiva riportante le superfici vitate che si intendono rivendicare a Doc nella vendemmia successiva e una dichiarazione di impegno da parte dei vinificatori che intendono vinificare uve atte alla Doc Soave.
Ciò consentirà al Consorzio una puntuale analisi preventiva dei carichi produttivi per operare scelte intese al raggiungimento di obiettivi economici e produttivi migliori per i viticoltori. Insomma si produce e si vende il giusto senza eccessi e con il giusto guadagno. Inoltre il 2019 sarà la prima vendemmia che vedrà l'utilizzo in etichetta delle nuove 33 unità geografiche aggiuntive e, dove richiesto al Consorzio, anche della menzione "Vigna". Altra novità, la Regione Veneto il 20 agosto scorso ha istituito il Registro delle Vigne. Porterà ad una sorta di pulizia con una riduzione delle etichette e una chiara tracciabilità del prodotto.
Entro il 18 di ottobre i viticoltori dovranno presentare al Consorzio la documentazione con l’elenco delle vigne vecchie e nuove cosi da avviare una sorta di censimento e controllo del territorio e degli impianti. Una nuova certificazione che mira a dare maggior valore al Soave.
Al termine di Soave Versus, l'altoatesino André Senoner è stato proclamato da una giuria di esperti miglior Sommelier del Soave 2019. Il vincitore del trofeo nazionale, a cura di Ais Veneto e del Consorzio Vini Soave, è il nuovo ambasciatore dell'enoturismo del territorio, riconosciuto dallo Fao come Patrimonio dell'umanità per l'agricoltura.
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Alberto Lupini