La Sicilia nel calice: all’assaggio dei vini di Donnafugata
Chardonnay Contessa Entellina Chiarandà 2018, Cerasuolo di Vittoria Floramundi 2019, Etna Rosso Sul Vulcano 2017, Sicilia Angheli 2018, Sicilia La Bella Sedàra 2017, Passito di Pantelleria Ben Ryé 2019: questi i vini provati
È sempre festa quando arriva la campionatura di Donnafugata, ogni anno diversa.
Il bianco
C’è da divertirsi ad iniziare dallo Chardonnay Contessa Entellina Chiarandà 2018. Bianco avvolgente, dalla fine mineralità, offre sentori di frutta gialla e macchia mediterranea cui si aggiungono sensazioni di ginestra e origano. Sapidità e morbidezza s’intrecciano alla freschezza in una sublime persistenza salmastra.
I rossi
Cambio di scena con il Cerasuolo di Vittoria Floramundi 2019. Rosso rubino dal bouquet ampio con uno sfondo di spezie scure, fragranti note di frutta rossa e spezie, cuoio, rose e sensazioni minerali di grafite e goudron. Di grande impatto gustativo, conferma la corrispondenza olfattiva denotando uno splendido equilibrio. Morbido e avvolgente.
L’Etna Rosso Sul Vulcano 2017 di un rubino vivo, sprigiona un bouquet elegante, con note di frutti di bosco e floreali, integrate da rimandi minerali, lampone e ciliegia. Al gusto si delinea apparentemente austero con approccio sapido-tannico perfettamente bilanciato. Fragrante e di buona struttura.
Il Sicilia Angheli 2018, di un rubino limpido, deriva da uve Merlot e Cabernet Sauvignon. Elegante e di buona struttura si caratterizza per un bouquet di note balsamiche, violetta e tabacco dolce. Naso veramente inebriante cui si aggiungono note di viole e rose appassite, confettura di visciole, more, carrube e toni balsamici. Caldo e rigoroso, di ottima spinta acida, tannini scalpitanti e finale sapido.
Il Sicilia La Bella Sedàra 2017 deriva da Nero d’Avola in prevalenza con contributo di Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah. Di un rubino brillante, seduce all’olfatto con ricordi nitidi di sottobosco, petali di rosa, succo di mirtillo, cioccolato e caffè. Su tutto una nube di incenso, tabacco da pipa e legno di cedro. Gusto ricco e possente, molto sapido, dai tannini fitti e vellutati, suggellato da una lunga scia speziata e minerale.
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Il dolce
Per chiudere in dolcezza un particolare risalto va tributato al Passito di Pantelleria Ben Ryé 2019, ottenuto da uve Zibibbo coltivate ad “alberello pantesco”, pratica agricola riconosciuta dall’Unesco Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Oro ambrato. Concede splendide fragranze di albicocca disidratata, miele di acacia, erbe aromatiche, soffi iodati, cedro candito, ananas, zucchero a velo, uva sultanina, fichi secchi, datteri, caramello, cotognata e note balsamiche. Bocca che ci soggioga per dolcezza avvolgente e per un raffinato apporto sapido che la equilibra. Un’emozione travolgente che ti cattura con una persistenza senza fine.
L’olio made in Sicilia
Post scriptum. Un fuori programma rappresentato dall’Olio Extra Vergine di Oliva Cultivar Biancolilla. Note di carciofo, mela verde, oliva fresca, agrumi e spezie. È la Sicilia per Donnafugata.
Cantine Storiche Donnafugata
Via Sebastiano Lipari 18 - 91025 Marsala (Tp)
www.donnafugata.it
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