Si alza il sipario su Bisol 1542 Edizione I Gondolieri, Prosecco Superiore Docg

Il Brut Millesimato 2021 dell'azienda di proprietà del Gruppo Lunelli è stato svelato a Venezia, città che celebra anche nella sua etichetta, disegnata a mano, e che parla di acqua, gondole e Laguna

20 ottobre 2022 | 11:24
di Liliana Savioli

Annunciazione, Annunciazione diceva Lello Arena nel famosissimo sketch de "la Smorfia" con Troisi negli anni Settanta. E anche noi oggi diciamo, emulando lo sbatter di piedi: Annunciazione, Annunciazione. Ma cosa stiamo annunciando? La presentazione in prima mondiale del nuovo Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut Millesimato 2021 Bisol 1542 Edizione I Gondolieri.

Bisol 1542, una presentazione spettacolare

Tutto era avvolto nel segreto più totale. 35 tra giornalisti e influencer vari sapevano solo che l'evento della presentazione di un nuovo prodotto dell'azienda Bisol 1542, ora di proprietà Lunelli, si sarebbe svolto a Venezia. Niente, ma proprio niente, era trapelato. E qui sta il bello. Prima abbiamo potuto ammirare la città dall'acqua, spostandoci in gondola. Percorrere il Canal Grande sotto il pelo dell'acqua è un'esperienza unica. Abbiamo capito quanto siano basilari le doti di equilibrio, armonia nei movimenti, potenza, abilità e quanto mestiere debba avere un gondoliere per far navigare in sicurezza i propri clienti. Ma quale era la meta? Uno squero, un luogo in cui vengono costruite e riparate le gondole. Per noi era stato tirato a lucido e illuminato, con candele a led onde evitare di incendiare queste opere d'arte, per farci immergere nel magico mondo dei gondolieri, la cui Associazione è partnership di Bisol 1542 per questo progetto, e finalmente svelarci il tanto atteso nuovo prodotto.

Venezia sull'etichetta 

È un Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut Millesimato 2021 di Bisol 1542 Edizione i Gondolieri un nome lunghissimo che racconta un sacco di cose. Basta guardare l’etichetta, disegnata a mano con lo stile acquerello, che parla di acqua e di gondole e di Venezia e di uno skyline che ricorda le colline da dove proviene. Tra Valdobbiadene e Venezia ci sono molti collegamenti e oggi uno ulteriore. Da oggi il Prosecco ufficiale dell’Associazione Gondolieri, capitanata dal presidente Andrea Balbi, sarà appunto questo. Una collaborazione nata per volere di Matteo Lunelli, CEO di Bisol 1542, che tanto ama Venezia e che riesce a vederla, qualche volta, dalla cima delle sue colline e che la ammira molto spesso dall’alto all’andata e al ritorno dai suoi continui viaggi in giro per il mondo.

Le caratteristiche del Valdobbiadene Superiore di Bisol 

Ma che cosa ha di particolare questo Prosecco? Diciamo subito che è un progetto a divenire, in cui saranno incorporate anche altre uve, permesse dal disciplinare, oltre alla Glera che ora è al 100%. Ha una gradazione bassa, come è richiesto sempre più dal mercato specialmente statunitense, di 10,5 che permette una beva allegra e spensierata. Ecco forse è proprio questa la vera natura di questo spumante. L’essere allegro, fuori dagli schemi, spensierato con tanta voglia di farsi bere senza creare troppi problemi. Ma un’altra caratteristica che lo contraddistingue è la sua produzione. Il vino base vien messo in autoclave e non addizionato di zuccheri e lievi, affinché avvenga la rifermentazione, ma cc’è l’aggiunta di mosto fresco.  Il metodo più naturale al mondo e anche il più vecchio ma che nessuno, a nostra conoscenza, aveva ancora utilizzato. Un Prosecco che deve essere bevuto bello fresco, sui 5 gradi, che odora di pera e anche un pochino di frutta esotica e tanti fiori bianchi. In bocca è scattante e gioioso. Ha un unico difetto, purtroppo. Vista la sua immensa bevibilità, la bottiglia finisce in men che non si dica.

Gli abbinamenti? Un Prosecco poliedrico 

Ma con cosa si può abbinare? Noi lo abbiamo accompagnato con un menu a base di pesce al Gritti Palace dove tra una tartare di branzino, un risotto di scampi e un filetto di corvina ci stava a meraviglia. Ma pensiamo sia un matrimonio da fare anche con la mortadella tagliata fina fina in un panino croccante, o con delle sarde in saor o anche a del baccalà mantecato. Insomma, oltre che allegro è un Prosecco anche poliedrico.

 

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