Le sfumature del Pinot Nero nelle 5 etichette di cantina Girlan

Tre le microzone della cantina in grado di donare un timbro unico al vitigno borgognone, cinque le etichette che ne esaltano le peculiarità. Cantina Girlan ha investito per valorizzare il Pinot Noir

21 dicembre 2021 | 10:54
di Stefano Calvi

Un percorso che inizia oltre venti anni fa per diventare oggi qualcosa di estremamente tangibile. Coerente al territorio e alle peculiarità del vitigno. Un viaggio iniziato negli anni '80, fatto di studio e analisi dei singoli vigneti, che ha portato negli ultimi anni all’individuazione di 3 specifiche aree in grado di esprimere al meglio le caratteristiche del Pinot Nero dell’Alto Adige. Un vitigno versatile, ma particolarmente difficile da lavorare in vigna. Girlan, storica Cantina che oggi conta 200 famiglie di viticoltori, distribuite su un’area coltivata a vigneto di circa 220 ettari nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina, ha presentato il suo percorso nel Pinot Noir. Individuando tre zone specifiche dove questo nobile vitigno dà il meglio di sè: Girlan, Pinzon e Mazon.

 

La storia di Cantina Girlan

«Siamo molto orgogliosi del percorso che stiamo portando avanti - spiega Oscar Lonardi, diventato da poco più di un mese il presidente di Girlan - La valorizzazione del Pinot Noir si inserisce all’interno di una articolata filosofia complessiva che Cantina Girlan ha fatto sua e che comprende sia un approccio ai valori della sostenibilità in tutti gli ambiti nei quali opera - suolo, vigna, persone e ambiente -, sia la volontà di voler sempre produrre vini dal carattere deciso e dalla forte personalità in tutte le sue quattro linee: Classici, Vigneti, Flora e Solisti».



Il Pinot Nero sa essere elegante e coinvolgente come pochi altri vini al mondo, “sente” il terroir e lo restituisce nel bicchiere solo se ben interpretato e rispettato, deve essere custodito e allevato in precisi luoghi che sappiano esprimere la sua poliedrica personalità. Il Pinot Noir rappresenta una delle sfide più intriganti per tantissimi viticoltori e appassionati di questo nobile vitigno di origini francesi. Tra questi vi è senz’altro Cantina Girlan, storica realtà altoatesina con sede nell’omonimo paese di Girlan-Cornaiano. A partire dagli anni ’80 la presenza del Pinot Noir è passata dagli iniziali 20 ettari agli attuali 40, diventando il protagonista indiscusso della produzione complessiva di Cantina Girlan.

 

Le condizioni pedoclimatiche adatte per coltivare il Pinot Nero

«Abbiamo la fortuna di possedere alcune delle microzone dell’Alto Adige più vocate per la coltivazione del Pinot Noir - afferma Oscar Lorandi, presidente di Cantina Girlan-. Questo ci ha spinto a investire tempo ed energie nello studio di tutte le parcelle a nostra disposizione portando avanti un minuzioso lavoro di analisi di tutti i vigneti». Il percorso sul Pinot Noir nel tempo si è indirizzato in particolare verso la valorizzazione di 3 specifiche microzone: Girlan, Pinzon e Mazon. «Il metodo di studio che Cantina Girlan ha adottato in tutti questi anni nasce dall’idea di voler ricercare le migliori aree dove allevare il Pinot Noir - spiega Gerhard Kofler, enologo della Cantina. - Abbiamo analizzato dettagliatamente il suo comportamento all’interno di singoli cru, parcella per parcella, attraverso differenti microvinificazioni, verificando le diverse condizioni climatiche e geologiche, l’orientamento dei vigneti e l’età delle viti”. Girlan ha vigneti che si estendono tra i 450 e i 500 metri sul livello del mare: i suoi terreni sono caratterizzati dalla presenza di depositi morenici che poggiano su una roccia porfirica vulcanica. Nel piccolo villaggio di Pinzon, invece, i terreni hanno una matrice calcarea e argillosa e i vigneti sono orientati verso sud-ovest ad un’altitudine tra i 400 e 450 metri sul livello del mare.

 

Le cinque etichette

La microzona di Mazon, infine, è considerata uno dei migliori areali presenti in Italia per la coltivazione del Pinot Noir, con terreni ricchi di argilla e componenti calcaree: i vigneti sono orientati verso ovest e si estendono tra i 360 e i 430 metri sul livello del mare. Il risultato di questo intenso lavoro ha trovato il suo compimento in cinque etichette di Pinot Noir: Patricia, Flora, Trattmann, Curlan e Vigna Ganger. Tutte valorizzano in modo differente le peculiarità di queste microzone. Patricia e Flora fondono insieme con percentuali differenti le vigne dei tre areali, con l’obiettivo di ottenere vini di grande equilibrio e piacevolezza. Trattmann coniuga in parti uguali l’eleganza di Mazon e la personalità di Girlan. Infine, Curlan e Vigna Ganger rappresentano l’espressione più pura che si possa ottenere da singole parcelle: il primo esprime la forza e la freschezza di Girlan, mentre il secondo esalta la raffinata eleganza che nasce da un singolo vigneto monopole di Mazon.

 

Nata nel 1923 in un maso storico del XVI secolo grazie all’iniziativa dei primi 23 viticoltori, oggi Cantina Girlan è formata da circa 200 famiglie socie che lavorano 220 ettari posizionati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina e che allevano sia storici vitigni presenti da tempo in Alto Adige, come Pinot Bianco, Pinot Noir e Vernatsch, sia varietà più internazionali come Sauvignon e Chardonnay, sempre con l’obiettivo di ottenere vini profondamente territoriali.

 

La degustazione

La nostra degustazione inizia con il Pinot Nero Riserva Flora 2019. Le uve per questo vino provengono dalle 3 sottozone di Pinot Noir: "Girlan", "Mazon" e "Pinzon". La vendemmia avviene manualmente; il vino affina per 12 mesi in barrique (70%) e piccole botti di legno da 12 hl. (30%). Il vino fa un ulteriore affinamento in bottiglia per 6 mesi. Nel bicchiere si presenta di colore rosso rubino limpido; si avvertono profumi di frutti rossi, more, susine, su uno sfondo di spezie e sottobosco. Al sorso è rotondo, di buona struttura ed equilibrato, dal tannino particolarmente vellutato. Si abbina molto bene con le carni bianche, gli arrosti, ma anche con il pesce alla griglia.

Nel corso della degustazione abbiamo assaggiato il Pinot Nero Riserva Curlan 2018. Le uve per questo vino provengono da 3 particelle selezionate nella sottozona Girlan, le viti di 25-25 anni crescono su terreni poveri e ghiaiosi, formati da depositi morenici su roccia porfirica vulcanica. Le uve completamente mature sono raccolte a mano a metà settembre; il vino viene affinato in barrique per 20 mesi e fa un ulteriore affinamento in bottiglia per 18 mesi. Si presenta nel bicchiere di un rosso rubino carico, al naso è intenso con aromi di frutti rossi maturi e una pronunciata speziatura. Il vino è elegante, ha una struttura complessa con tannini ben sviluppati e sapidi. Questo vino accompagna i piatti principali a base di carne rossa, arrosto e selvaggina. Eccellente con formaggi stagionati.

 

 

Cantina Girlan
via San Martino 24 - 39057 Cornaiano (Bz)
Tel 0471 662403
www.girlan.it

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