Quintodecimo: il Taurasi Riserva Grand Cru di Luigi Moio si presenta

Luigi Moio, accademico e viticoltore, presenta Quintodecimo, azienda simbolo dell'Irpinia. Tra i suoi vini, spicca il Taurasi Riserva "Grand Cru Luigi Moio 2019", espressione della tipicità del territorio

28 settembre 2024 | 09:30
di Guido Gabaldi

Parlare dei vini di Luigi Moio e della sua azienda vitivinicola in provincia di Avellino, “Quintodecimo”, è un po’ rischioso: il decalogo del giornalista suggerisce di non perdersi nella descrizione della grande personalità dell’accademico, titolare della cattedra di scienze e tecnologie alimentari all’Università di Napoli, nonché autore di centinaia di pubblicazioni scientifiche, in campo enologico e non solo. E, sempre per brevità, tralasciamo tutti gli altri titoli, tra cui quello di presidente dell’Oiv, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, detta anche “l’ONU del vino”.

 

Quintodecimo, Luigi Moio a Identità Golose

Presso l’hub “Identità Golose” di Milano il professor Moio ha voluto presentare, supportato dal suo alter ego commerciale, il distributore  Pellegrini spa, il catalogo di “Quintodecimo”, azienda fiera dei suoi vitigni schiettamente irpini: ossia il Fiano di Avellino “Exultet”,  il Greco di Tufo “Giallo d’Arles”, la Falanghina “Via del campo”, l’Aglianico “Terra d’Eclano”, il Taurasi Riserva “Grande Cerzito”, e soprattutto il Taurasi Riserva “Grand Cru Luigi Moio 2019”.

Con quest’ultimo, l’azienda intende scolpire nelle memorie enologiche la correlazione strutturale fra Irpinia e Aglianico. Il Grand Cru si è offerto al pubblico in tutta la sua eleganza e struttura e col suo corredo olfattivo di frutti rossi, lavanda, chiodi di garofano, ciliegie nere e cuoio. Apprezzabile al palato soprattutto la trama tannica garbata e il finale lungo, che non si fa mancare le note terrose.

Quintodecimo, il vino secondo Luigi Moio

«Il vino in un certo senso deve presentarsi da solo - ha spiegato Luigi Moio -: il mio compito oggi è raccontare una storia familiare di amore per la terra, a partire dall’impegno di mio padre Michele Moio, storico produttore campano che negli anni ’50 rilanciò il Falerno, il celebre vino caro agli antichi romani. In modo del tutto naturale ho intrapreso gli studi di enologia. In seguito, la mia passione per la ricerca scientifica mi ha condotto in un centro di ricerca della Borgogna, dove dal 1990 al 1994 ho approfondito gli aspetti scientifici dell’aroma del vino. Al rientro in Italia, nel luglio del 1994, la voglia di fare era irrefrenabile e con il trascorrere del tempo sentivo sempre più forte il bisogno di uno spazio dove esprimere in piena libertà la mia creatività, le mie idee ed il mio amore per il vino. Finalmente nel 2001, col supporto indispensabile di mia moglie Laura, il sogno ha cominciato a concretarsi, diventando pian piano un vero e proprio progetto di vita che fin da subito ha coinvolto l’intera famiglia».

«E qual è il cuore del progetto “Quintodecimo”? Dare un’identità precisa, una personalità distinta a ciascun appezzamento, proprio come accade in Borgogna con i Climat, piccole parcelle di terreno delimitate con precisione da secoli, che beneficiano di condizioni particolari (esposizione, natura dei terreni) e che impregnano i vini della loro tipicità. E così ogni podere, ogni frazione, ogni declivio collinare va ad esprimere il suo carattere inimitabile e diverso da quello del pezzo di terra confinante. Proprio quello che ho cercato di fare con il Grand Cru: un grande vino rosso che vuol rappresentare la massima espressione dell’Aglianico, a partire da una combinazione di argilla e calcare in grado di donare al vino freschezza, finezza e classe. Per trasmettere, in definitiva, la magia che viene a crearsi tra suolo e vitigno, che è poi il segno distintivo di Quintodecimo».

Quintodecimo, il Taurasi Riserva Grand Cru

«L’incontro con Luigi Moio - ha concluso Pietro Pellegrini, presidente di Pellegrini spa, attiva nel settore vinicolo fin dal XIX secolo - e la nascita di Quintodecimo hanno accompagnato la crescita della mia azienda. La totale condivisione di vedute sul mondo del vino è stata senza dubbio la nota distintiva. Il Taurasi Riserva Grand Cru Luigi Moio rappresenta, anche dal punto di vista commerciale, la chiusura del cerchio di un progetto che non esito a definire perfetto».

Quintodecimo
Via San Leonardo, 27 - 83036 Mirabella Eclano (Av) 
Tel 0825 449321

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Alberto Lupini


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