Un quarto di uva in meno Ma per Torrevilla l’annata è ottima

La cooperativa dell’Oltrepò Pavese traccia un bilancio della vendemmia che si sta chiudendo in questi giorni. C’è un calo del 25%, ma i risultati si attendono eccellenti

21 ottobre 2019 | 10:36
di Stefano Calvi
Una stagione complessa dal punto di vista meteorologico ma che comunque regalerà vini di ottima fattura. La storica cantina cooperativistica Torrevilla fa il punto della situazione a pochi giorni dalla fine della vendemmia. A tracciare il bilancio della stagione 2019 è il presidente Barbieri che con soddisfazione, nonostante un calo del 25% di uva rispetto all’anno precedente, annuncia un’annata che si prospetta di altissimo profilo.  

Leonardo Valenti, Massimo Barbieri e Gabriele Picchi

«Le soddisfazioni maggiori ce le stanno dando Barbera e Croatina: l'escursione termica di settembre ha aiutato moltissimo la maturazione dei grappoli che possiamo serenamente definire tra i migliori degli ultimi anni», dichiara il presidente della Viticoltori Associati, Massimo Barbieri, assaggiando l'uva in cassette che arriva in Cantina. Inoltre aggiunge: «Dal punto di vista meteorologico è stata una stagione molto complessa. Infatti la vite ne ha risentito e le rese si sono ridotte sensibilmente. Dal punto di vista complessivo come Torrevilla non avvertiremo alcuna variazione poiché da quest'anno possiamo vantare nuovi importanti soci, ma ai fini delle produzioni ettaro impossibile non registrare, in taluni casi, anche riduzioni del 25% rispetto agli standard abituali».

Il tema della qualità delle uve è sviluppato anche da Leonardo Valenti dell'Università di Milano che seguendo passo passo la Viticoltori Associati precisa: «La primavera più fresca e umida ha fatto sì che il grande caldo successivo non abbia danneggiato le uve, portando ad una maggior leggerezza dei grappoli e un equilibrio ottimale del rapporto buccia/polpa che crea un presupposto importante per terminare il lavoro della vinifcazione in Cantina con aspettative da annata “4 stelle”, per usare un luogo comune, ma che aiuta a comprendere il livello generale della vendemmia. Certo: alcune varietà, soprattutto le uve rosse, hanno reagito meglio all'andamento climatico, ma l'Oltrepò ha sempre un valore potenziale di altissima qualità della materia prima».

Per quanto riguarda le raccolte di uve come Pinot Nero e Chardonnay, per i grandi metodo classico e gli spumanti di pronta beva, la vendemmia era già terminata nelle scorse settimane, essendo necessario raccogliere per primi i grappoli con l'ideale grado zuccherino e il giusto livello di acidità, per poter ottenere delle basi di primissimo ordine. Inoltre, Torrevilla rafforza la presenza di produzione bio in Oltrepò: quest'anno infatti altre Aziende conferitrici hanno concluso la conversione dei vigneti, permettendo di raddoppiare la produzione biologica.

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Alberto Lupini


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